Un pellegrinaggio che ha coinvolto 1.700 fedeli quello della Diocesi di Bergamo. Diversi gruppi di persone provenienti dalle numerose comunità parrocchiali e desiderosi di poter vivere insieme questo momento di contemplazione davanti alla Sindone, hanno gremito il Duomo nella mattinata di lunedì 1° giugno. «Un numero così imponente di pellegrini è il risultato della convinzione dei parroci, molti dei quali presenti qui oggi, di proseguire uniti sul percorso proposto dalla diocesi. Si tratta di un cammino sulle orme di Papa San Giovanni XXIII, figura di riferimento per noi, e sulla centralità dell’Eucaristia, il sacrificio per la salvezza degli uomini, di cui la Sindone è testimone» – ha spiegato il Vescovo Mons. Francesco Beschi.
Il pellegrinaggio è stato contraddistinto dalla presenza di molti malati e da diversi giovani, questi ultimi scesi a piedi dalla Basilica di Superga per prepararsi a sostare di fronte al Telo: «A questa Ostensione è stata data una connotazione particolare – ha detto il Vescovo – mettendola in relazione al riconoscimento del Volto di Cristo nelle persone, soprattutto in quelle più sofferenti».
Padre Costantino Gilardi: «La Sindone, segno che rinvia alla Parola di Dio»
«Colpisce nell’Uomo della Sindone la straordinaria corrispondenza dei segni con ciò che narrano i Vangeli», così il teologo e psicologo domenicano padre Costantino Gilardi, dopo aver contemplato la Sindone lunedì 1° giugno. «La Sindone – al di là della sua autenticità – è un segno, così come sono un segno i sacramenti – ha proseguito il teologo – Essa ci rinvia immediatamente alla Parola di Dio. Ed è questa Parola che ci fa cogliere, anzi vedere i segni». Gli apostoli Pietro e Giovanni «videro il sepolcro vuoto e credettero alla Resurrezione che Gesù aveva preannunciato. Analogamente la Sindone è il segno della Passione e della morte di Gesù, inseparabili dalla Resurrezione».
I ciclisti del Sun Trip davanti al Duomo per guardare il mondo con un sorriso
Da Chambéry a Torino (Capitale Europea dello Sport), per un gemellaggio tra le due città, The Sun Trip 2015 (www.thesuntrip.com) è passato a ritmo di pedalate a energia solare anche nei luoghi dell’Ostensione della Sindone, icona trasferita dalla città savoiarda a Torino nel 1578, per abbreviare il viaggio dell’Arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, il quale aveva fatto voto di andare a venerare il Lino.
I ciclisti di diverse nazionalità si sono riuniti per un rally intercontinentale, con partenza ufficiale il 6 giugno prossimo da Milano, di 7 mila chilometri attraverso Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Bulgaria e Turchia, e hanno lasciato il segno del loro passaggio anche davanti al Duomo, dove il direttore del progetto Florian Bailly ha affermato: «Coincidenza vuole che io lavori vicino al Castello di Chambéry, luogo in cui si trova una copia della Sindone. Per me questo viaggio con le bici dotate di pannelli solari porta un messaggio di umanità, perché mette in risalto che ovunque si può trovare gente gentile, come è successo a Torino, città in cui abbiamo ricevuto un’accoglienza calorosa. C’è bisogno di tornare a guardare il mondo con un sorriso, dal momento che l’immagine che ne abbiamo è brutta e dura».
Tra i partecipanti anche Adalberto Cravero, residente a Cavaglià (Bi), il decano del tour ed esempio di grande forza e coraggio: a 75 anni si è preparato a compiere questo tragitto per un anno, studiando il prototipo di bicicletta su cui viaggerà, anche per superare un lutto recente.
Altri gruppi di lunedì 1° giugno
Provenienti dall’isola veneziana di San Lazzaro degli Armeni, sono giunti 8 armeni georgiani, di rito cattolico, guidati dai monaci mechitaristi padre Anton e Georgy e da padre Paolo, diocesano. 50 i componenti della Corale Santa Cecilia e 50 i visitatori giunti dall’Umbria con il Cral delle Poste, 35 appartenenti a un gruppo Mariano. Tra gli stranieri si segnalano 50 pellegrini originari della Sri Lanka.
Fedeli pinerolesi in cammino verso la Sindone
Dalla Cattedrale di San Donato a Pinerolo sino al Duomo di Torino: 40 chilometri a piedi per due giornate di cammino. Così un gruppo di 25 fedeli ha deciso di compiere il proprio pellegrinaggio alla Sindone, con spirito di condivisione e di amicizia. Il viaggio è iniziato lunedì 1° giugno, dopo la messa celebrata da don Luigi Moine in San Donato alle 7,15. Poi via lungo via Vecchia di Piscina, attraverso la pianura pinerolese.
Tre le tappe della prima giornata: la colazione è stata consumata alla Certosa di Pinerolo, il pranzo a Piscina. Quindi nel tardo pomeriggio di lunedì l’arrivo a Volvera, dove il gruppo pernotta. Martedì 2 giugno sveglia di buon’ora e poi di nuovo in cammino verso Torino, passando dal parco di Stupinigi e dalla campagna di Borgaretto. Un volta in piazza Castello, i fedeli pinerolesi parteciperanno a una messa di ringraziamento in San Lorenzo. Quindi finalmente la preghiera davanti al Telo.
I gruppi di martedì 2 giugno
Tra i gruppi di martedì 2 giugno: 400 pellegrini da Vicenza, 50 da Latina, 30 dalla Comunità di Sant’Egidio, 65 seminaristi da Genova e vari gruppi dalle parrocchie della diocesi di Torino, tra cui 250 fedeli della chiesa di Sant’Antonio Abate.
La Sindone e la visita di Papa Francesco martedì 2 giugno su Radio Maria
Si parla di Sindone martedì 2 giugno dalle 18 alle 19,25 sulle frequenze di Radio Maria (107.7 per Torino). Nel quadro del programma «Filo Diretto con i giovani», condotto da Roberta e Stefano, andranno in onda approfondimenti sulla storia del Telo e sulla preparazione alla visita di Papa Francesco a Torino, tra il 21 e il 22 giugno. Alla trasmissione intervengono fra gli altri don Roberto Gottardo, vicepresidente del Comitato organizzatore dell’Ostensione e presidente della Commissione diocesana per la Sindone e il dr. Corrado Losi, responsabile dei volontari dell’Ostensione. Due tra i 4.500 volontari della Sindone illustreranno una loro giornata tipo.
Icona dell’Amore più grande: un viaggio di mille km fra gli oratori della diocesi
Ha già percorso oltre mille km, tra i vari trasferimenti, l’icona dell’Amore più grande benedetta lo scorso 3 marzo dall’Arcivescovo mons. Nosiglia, che sarà portata a Papa Francesco il 21 giugno nell’incontro con i giovani delle 18 in piazza Vittorio. L’immagine – dipinta dall’artista torinese Alice Arpaia – sta compiendo un pellegrinaggio negli oratori e nelle realtà giovanili di tutta la diocesi, cuore dell’accoglienza dei giovani che nei week-end giungono dall’Italia e dal mondo per l’Ostensione attraverso il progetto di accoglienza coordinato da «Turin for Young 2015»; attorno all’icona i giovani della diocesi e i coetanei ospitati si riuniscono per Veglie di preghiera per rafforzare l’esperienza del pellegrinaggio alla Sindone.
L’icona ha al centro la scena della crocifissione con Maria e Giovanni e, nella cornice, i volti di otto santi legati ai giovani in collegamento con luoghi in cui ogni giorno a Torino si testimonia l’Amore più grande: Giovanni Bosco, Leonardo Murialdo, il beato Pier Giorgio Frassati, Giuseppe Benedetto Cottolengo, Filippo Neri, Carlo Borromeo, Luigi Gonzaga e Giovanni Paolo II.
Adorazione continua alla Santissima Trinità: 2.000 fedeli alla settimana
Sono circa 2.000 i fedeli che settimanalmente si fermano per pregare nella chiesa della Santissima Trinità. Unico centro di Adorazione eucaristica continua nei giorni dell’Ostensione, la chiesa, in via Garibaldi, angolo via XX Settembre, è diventata un punto di riferimento per i pellegrini in visita alla Sindone come per i torinesi. Domenica 31 maggio, festa della Santissima Trinità, il vescovo ausiliare della Diocesi di Torino, monsignor Guido Fiandino, ha celebrato Messa alle 18 alla presenza dei membri della Confraternita della Santissima Trinità e di tantissimi fedeli. Tutti i giorni viene celebrato il Vespro alle 18.20.
Per l’Adorazione la chiesa resta aperta dalle 9 del mattino alle 19. In questi giorni di Ostensione, la Santissima Trinità può contare sulla presenza dei volontari della Sindone che garantiscono l’accoglienza e coadiuvano il lavoro dei diaconi permanenti in servizio nella chiesa. «L’affluenza è continua – spiega don Luca Peyron, rettore della Chiesa – E ne sono un segno i lumini che vengono quotidianamente accesi, ma anche gli opuscoli a disposizione dei fedeli. I 5.000 in italiano sono andati esauriti; dei 5.000 in inglese ne restano alcune centinaia. Finite anche le 10 mila immaginette della Madonna lasciate per i visitatori». A ulteriore conferma dell’affezione che circonda il luogo di culto, anche i fiori e le piante con cui i torinesi addobbano di loro iniziativa la chiesa.
La chiesa della Trinità ospita in questo periodo anche una rassegna di concerti organizzata con la Compagnia di San Paolo e il Comitato per l’Ostensione. «Iniziative che dovrebbero proseguire anche a Ostensione conclusa – informa don Peyron – La chiesa per quanto possibile dovrà essere sempre più aperta ai fedeli, anche grazie a un progetto di restauro della Compagnia San Paolo, che, ci auguriamo, potrebbe essere integrato dai contributi di altri finanziatori».
Eventi culturali
-Si conclude martedì 2 giugno «L’amore, luce che illumina le tenebre», una mostra d’arte figurativa con opere pittoriche interpretative del tema dell’Ostensione 2015 «L’amore più grande», a cura dei soci dell’Associazione Aderenza artistica culturale vanchigliese di Torino. Contemplando il Volto sindonico, ogni autore ha creato un’opera pittorica che trasmetta al fruitore il messaggio: «L’unica Luce che illumina le Tenebre e fa nuove tutte le cose, nasce dal sacrificio della Croce».
-«Precious Light», mostra d’arte contemporanea, ispirata ai testi biblici e della Passione, con opere pittoriche e scultoree di David Mach (artista scozzese di nascita e londinese di adozione, considerato tra i più importanti dell’arte contemporanea) presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino, via Balsamo Crivelli 11.
«Precious Light» è frutto di quattro anni di lavoro e consta di circa 50 opere, imponenti collages (fino a 7 mt di lunghezza) e monumentali sculture (fino a 5 metri di altezza), che raccontano il libro dei libri, la Bibbia. Utilizzando immagini tratte dai mass media, luoghi e persone reali estratti da riviste, giornali, televisioni e pubblicità, Mach affronta le emergenze politico-sociali odierne con un linguaggio al contempo attuale e classico, poetico e tragico. Non sono, quindi, semplici illustrazioni, ma interpretazioni avvincenti e sublimi del mondo contemporaneo. Fino al 30 giugno, tutti i giorni dalle 10,30 alle 19.