LUnità Pastorale n. 32 è articolata su un territorio montano piuttosto ampio nel quale operano 9 parrocchie che sono a servizio di 13.255 abitanti. Rispetto alla precedente Visita pastorale effettuata dal card. Poletto nel 2004, i residenti sono aumentati di circa 800 unità.
Le parrocchie situate nella parte bassa della valle Lanzo, Balangero, Coassolo, Germagnano, radunano rispettivamente 5.400, 2.970, 1.350 e 1.305 abitanti. Ad eccezione di S. Martino Vescovo in Viù, che ne conta 1.070, le altre, Lemie, Monastero, Usseglio e Viù (Col S. Giovanni) hanno dimensioni più piccole: 205, 390, 240 e 145 persone.
Di conseguenza di nove parrocchie, quattro contano meno di mille abitanti, tre un po più di mille e una ha oltre 5 mila abitanti. I sacerdoti che prestano il servizio pastorale in questa Unità pastorale, sono otto (tre in meno rispetto al 2004), di cui sei sono parroci e uno è vicario parrocchiale. Le parrocchie di Coassolo e di Lemie sono curate rispettivamente, da un amministratore parrocchiale. A Lanzo opera anche un diacono permanente, che svolge il servizio di assistente religioso presso lHospice di Lanzo.
Letà media del clero, 64 anni, è di pochissimo superiore alla media diocesana. Il prete più giovane ha 37 anni, il più anziano 89; tre sono sotto i 60 anni. Dunque in questa Unità cè un clero ancora relativamente giovane.
Sul territorio operano religiosi e religiose di ben quattro congregazioni: a Lanzo i salesiani, dediti alle attività parrocchiali e le Suore Vincenzine di Maria Immacolata-Albertine con la loro Casa generalizia e la Casa Madre; a Usseglio le Suore del Santo Natale; a Viù le suore di San Giuseppe Cottolengo con la loro Casa di riposo e le Suore di Sant Anna con una Casa per ferie e il relativo servizio di accoglienza. NellUnità Pastorale si riscontra dunque una presenza articolata e con servizi diversificati di religiosi e di religiose.
Lanagrafe parrocchiale registra complessivamente, nel 2011: 85 battesimi, 87 prime comunioni, 68 cresime, 24 matrimoni e 204 decessi (questultimo numero è incrementato dalla presenza sul territorio, di un ospedale e di alcune case di riposo).
Testo tratto da »La Voce del Popolo» del 6 maggio 2012