La prima visita dell’Arcivescovo Nosiglia a Marentino, giunge in un momento particolare per la comunità: da pochi mesi infatti, a don Domenico Grigis sono succeduti l’attuale parroco, don Domenico Catti, e il diacono Angelo Bay. Marentino è un piccolo comune che si trova a 8 Km dalla città di Chieri, la cui parrocchia Assunzione di Maria Vergine, fu scelta come chiesa parrocchiale in seguito ad un decreto arcivescovile del 1° ottobre 1986, con cui si volle riunire le tre antiche parrocchie di Marentino, Avuglione e Vernone. Don Catti è anche parroco presso le comunità di Sciolze e Rivalba, già visitate dal Vescovo nel corso della visita pastorale della scorsa primavera all’Unità 60 alla quale appartenevano precedentemente.
«Sono parroco a Sciolze e a Rivalba dal 2005 e a Marentino dall’anno scorso – racconta don Domenico – Siamo sulla collina torinese, in paesi un tempo a vocazione agricola, ora diventati ‘dormitorio’ per molte persone che, ‘fuggite’ dalla città cercano un po’ di aria meno inquinata. Sono ormai la maggioranza rispetto agli autoctoni, anche per via della grande mobilità sociale dell’ultimo secolo». In questo momento a Rivalba è molto vivace l’attività dell’oratorio, mentre a Sciolze si punta soprattutto sulla presenza accanto ai malati e sulla catechesi di gruppi particolarmente motivati. «In questa terra di missione bisogna ammirare la buona volontà di pochi nel tentare di mantenere in vita delle comunità cristiane – prosegue don Domenico – Grandi progetti pastorali qui non sono possibili, ma la testimonianza quotidiana è certo raccolta e, si spera, seguita in futuro da un maggior numero di persone. Da quest’anno abbiamo assunto un’animatrice e in questi mesi puntiamo all’adesione all’associazione ‘Noi Torino’».
La piccola e antichissima parrocchia di Marentino è invece molto attenta a mantenere vive le antiche tradizioni, le feste nelle cappelle e nei borghi più isolati, le processioni caratteristiche per le vie del paese. Molto amato è il Presepio vivente dei bambini, il suggestivo rito della Via Crucis e la processione del Corpus Domini, accompagnata dalla Banda. In parrocchia tante persone collaborano col parroco e con il diacono per cercare di migliorare nel tempo il servizio religioso e le diverse attività come la catechesi per i bambini fino a 12 anni che si tiene per un’ora alla settimana, la Schola cantorum, composta da adulti e da bambini, il gruppo post-Cresima per i ragazzini più grandi e la Comunione per gli ammalati. Fra i parrocchiani vi sono gruppi facenti parte del movimento di «Comunione e Liberazione», persone impegnate nel Sermig e in attività sociali e, non fra gli ultimi, coloro che, nel silenzio, aiutano la dinamica realtà della Chiesa.
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 15 febbraio 2015