Il sito della parrocchia come un specchio. Non uno spazio libero, ogni angolo della schermata è per una proposta, un’iniziativa, un gruppo. Pagine che rimandano ad altre pagine e svelano una grande ricchezza di proposte e di idee per ogni fascia d’età. Così si presenta la parrocchia Maria Madre di Misericordia, 10 mila abitanti, affidata dal 2002 a don Quintino Andreis. Una parrocchia nata agli inizi degli anni sessanta, la cui chiesa fu però ultimata solo nel 1974 (un servizio sulla chiesa alla pag 13 di questo numero) su un territorio che originariamente dipendeva dalla parrocchia di Santa Rita. Prima esigenza della comunità un annuncio e una formazione che accanto ai tradizionali percorsi di catechesi non rinuncia a sperimentare.
Ne sono una testimonianza ad esempio il gruppo «La quarta caravella» formato da bambini di 4 e 5 elementare «per offrire loro l’opportunità di compiere delle esperienze di aggregazione e formazione al di là del comune percorso catechistico». Si tratta di incontri a cadenza mensile in cui ogni bambino diventa un marinaio con impegni da rispettare, con proposte di varie attività. Analogamente il gruppo «le 3 stelle» per ragazzi dalla prima media in su che punta essenzialmente sul renderne i componenti «veri protagonisti della comunità» attraverso veri e propri gruppi di servizio chiamati «clan» che tra le altre cose realizzano un giornalino e distribuiscono la posta. Poi ci sono varie iniziative di incentivo alla Messa con particolari approfondimenti nei tempi liturgici forti e la «Lanterna magica». Quest’ultima offre la possibilità a ciascun bambino di presentare interrogativi, dubbi richieste di chiarimento – ogni anno superano il centinaio – ricevendo risposte adeguate nell’ora di catechismo. «In generale – proseguono – il nostro cammino di fede per bambini e ragazzi si struttura già da anni sullo schema indicato nella lettera pastorale.
Oltre agli incontri settimanali viene celebrata di domenica una Tappa annuale, basata su un tema specifico portato avanti al catechismo. Sono naturalmente privilegiati alcuni incontri con gli stesi genitori, sia sul piano della formazione adulti, come nel contesto della condivisione del cammino con i loro figli. Puntiamo molto sul coinvolgimento spontaneo e sereno dei bambini e dei ragazzi per educarli a scelte libere anche dopo la Cresima. E ancora sempre sul fronte della catechesi, come in ogni comunità vengono proposti anche per gli adulti percorsi di formazione che prevedono tappe liturgico-comunitarie in particolare in Avvento e Quaresima dove per favorire il coinvolgimento si replica in momenti diversi della giornata. La liturgia è curata grazie a vari gruppi di servizio che spaziano dal coro di bambini e ragazzi che coinvolge una trentina di voci, al gruppo chierichetti, ai lettori.
Il coro «le note bianche» in particolare esiste dal 2002 per animare la celebrazione della domenica mattina delle 10.30. Non manca l’attenzione ai poveri grazie anche alla presenza di un Gruppo di Volontariato Vincenziano che fu voluto dallo stesso parroco fondatore della comunità don Domenico Borgialli e che dal 1962 sostiene famiglie e singoli in difficoltà. Così come per i piccoli infine, anche gli anziani hanno un loro spazio nella comunità, non una semplice opportunità per condividere del tempo, ma un percorso che ogni anno prevede incontri formativi e istruttivi, che spaziano dall’uso dei farmaci alle «religioni nel mondo», all’uso della tecnologia, gite e pellegrinaggi. Tutti i gruppi non dimenticano l’apertura al mondo missionario con incontri di approfondimento e sensibilizzazione e adozioni a distanza.
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 19 aprile 2015