«Con il portierato si mettono, quindi, in rete le necessità del quartiere con le competenze professionali di chi ha perso il lavoro», spiega Irene Galoppo, responsabile del progetto, «il ‘portiere’ fa poi da tramite e da garante tra il committente e l’elenco di professionisti disoccupati che si sono registrati». Così chi ha necessità di tinteggiare la propria casa, di un idraulico, di ripetizioni scolastiche, di assistenza informatica, può rivolgersi al portierato, che avrà sede in locali parrocchiali di via Brione 40, che provvederà a segnalare una persona fra quelle seguite dalla San Vincenzo. Collaboreranno al progetto le cooperative sociali «StranaIdea» e «Solidarietà». La prima si occupa dell’inserimento sociale di persone disabili o disagiate; la seconda, parte integrante del sistema «Acli colf», offre servizi di assistenza domiciliare per persone anziane e disabili.
«Lo scopo del progetto», sottolinea il parroco di Sant’Anna don Davide Pavanello, «è prima di tutto quello di sostenere come comunità il servizio dell’8×1000 rivolto, come per il portierato, ad investire su progetti sociali nei nostri quartieri. In linea con il lavoro dell’Agorà del sociale promosso dall’Arcivescovo e dalla diocesi cerchiamo poi di mettere insieme soggetti diversi che operano nel nostro territorio per creare opportunità lavorative e restituire dignità ad ognuno».
L’iniziativa viene presentata giovedì 4 maggio 2017 alle 17 presso l’oratorio Sant’Anna (via Brione 40) con interventi del parroco don Pavanello, dei responsabili del progetto e del diacono Giorgio Carlino, referente diocesano per l’8xmille. Per informazioni: tel. 011.7496103.
Stefano DI LULLO
(testo tratto da «La Voce E il Tempo» del 30 aprile 2017)