Da qualche anno l’equipe della Caritas parrocchiale di Vinovo sta constatando una crescente richiesta di borse alimentari a causa dell’aumento della disoccupazione alla quale non si riesce a far fronte. Consapevoli che questo aiuto non è risolutivo ma tampona unicamente l’emergenza, è emersa la necessità di superare in qualche modo l’ostacolo; abitando in un contesto ancora agricolo, nel corso di camminate per la campagna, ci è spesso capitato di osservare campi incolti e abbandonati, di proprietà di vecchi contadini che non hanno più le forze o la voglia di lavorarli.
Abbiamo così iniziato a pensare al modo di far combaciare la richiesta di lavoro con i terreni da coltivare. Abbiamo conosciuto il concorso «TuttixTutti» e ci siamo resi conto che era giunto il momento di dare vita al nostro progetto «Coltivare l’inclusione», idealizzato da tempo, di una coltivazione «naturale/ sinergica».
Ciò è reso possibile utilizzando i fondi messi a disposizione dal Sovvenire, servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica – Conferenza Episcopale Italiana – con l’8xmille. Ci affascinava la parola «sinergia»: rapporto tra elementi e forze diverse tra loro ma operanti al conseguimento di uno stesso fine. In natura si realizza mediante l’utilizzo di piante che si aiutano e proteggono a vicenda permettendo una coltivazione senza l’uso di prodotti chimici.
Tra le persone è un legame altrettanto forte: da una parte i proprietari che affidano i loro terreni in comodato d’uso gratuito alla parrocchia e li vedono fruttare e dall’altra alcuni disoccupati; gli uni inclusi come tutor, trasmettitori della loro conoscenza, e gli altri in un’attività di coltivazione, mentre la comunità si renderebbe partecipe acquistando prodotti naturali e di qualità; il ricavato dalla vendita verrebbe utilizzato per la remunerazione dei lavoratori.
R & G
(testo tratto da «La Voce E il Tempo» del 18 giugno 2017)