Giovedì 30 novembre 2017 alle 18, presso la libreria-bistrot Bardotto in Via Giuseppe Mazzini 23D a Torino, si tiene l’incontro «Around architettura e potere».
La musica, si sa, è spirito creativo ma anche calcolo e struttura: simile, sotto questo aspetto, all’architettura. A questa suggestiva affinità EstOvest Festival 2017 dedica (oltre al progetto già concluso al Polo del ‘900 dedicato alla “Musica e Potere”) un altro spazio di riflessione con il dibattito «Around architettura e potere» in programma giovedì 30 novembre.
L’incontro è l’ultimo appuntamento di Around EstOvest, il ciclo di incontri attorno ai contenuti del Festival 2017. Del rapporto tra architettura e potere ci parleranno, insieme al coordinatore e musicologo Marco Testa, Maria Stella Busana, professore associato di archeologia classica presso l’Università di Padova, Carlo Italo Zanotti, architetto, titolare studio di architettura Artom&Zanotti, Francesca Cola, autrice, danzatrice, coreografa e danza movimento terapeuta. L’architettura sarà oggetto di confronto con la musica, con il potere nel mondo contemporaneo, con il mondo antico, e anche con il corpo umano.
Carlo Italo Zanotti già ideatore della manifestazione “Musica e spazi: incontri tra architettura e musica” e pertanto sensibile al tema del confronto tra architettura e musica (sin dalla classicità greca considerate strettamente imparentate), concentrerà il proprio intervento sul rapporto tra architettura e potere nel mondo contemporaneo, con riferimento anche ai totalitarismi del XX secolo.
Maria Stella Busana, archeologa, ci parlerà di come nel mondo antico i titolari del potere si servirono degli spazi architettonici, tema che affronterà richiamandosi a molteplici esempi, traghettandoci quindi attraverso le cosiddette civiltà chiamate (significativamente) ‘palaziali’ (ossia quella minoica e quella micenea), ma anche attraverso i regni del Vicino Oriente, l’Atene classica e naturalmente Roma, dove il linguaggio del potere si riprodusse in forme riconoscibili in tutto l’impero.
Francesca Cola, danzatrice, coreografa, da lungo tempo interessata al rapporto tra corpo, danza e spazi architettonici, interesse espresso attraverso l’insegnamento, workshop, rapporti di collaborazione con musicisti e architetti. Cosa significa pensare la dimensione urbana col corpo? Inserito all’interno dello spazio architettonico, il corpo incrocia problematiche di tipo politico, che riguardano anche il potere, in un continuo scambio tra le parti: perché se le persone fanno le città, anche le città fanno le persone.
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