Giovedì 7 dicembre alle 17.30 presso il salone del Museo diocesano, in piazza S. Giovanni 4 a Torino, viene inaugurata la mostra «Beata Maria degli Angeli, politica e santità nella Torino barocca».
Nell’occasione interverranno:
don Carlo Franco, direttore e parroco del Duomo
Arabella Cifani, consigliere scientifico
Carlotta Venegoni, consigliere scientifico
Maria Teresa Reineri, autrice del volume «Io sarò Carmelita. Beata Maria degli Angeli Marianna Fontanella», Edizioni San Paolo, 2017
Nel trecentesimo anniversario della scomparsa, la mostra è dedicata a una singolare e poco nota, oggi ma molto ricordata e venerata fino agli anni Cinquanta del Novecento, figura femminile torinese: Marianna Fontanella (1661-1717), divenuta carmelitana scalza con il nome di Maria degli Angeli.
L’esposizione è aperta fino all’11 febbraio 2018 con i seguenti orari: mercoledì dalle 15 alle 18 e da venerdì a domenica dalle 10 alle 18.
IL PERCORSO DELLA MOSTRA
Devozione, culto, cimeli
La mostra ripercorre la vita, la devozione ed il culto della Beata, che si irradiarono in primo luogo nell’Ordine Carmelitano subito dopo la sua morte e si svilupparono ed intensificarono a mano a mano con lo svolgersi del processo di canonizzazione di Maria degli Angeli, che iniziò già nel 1720. Fu prima proclamata serva di Dio, poi come Venerabile dopo la dichiarazione dell’eroicità delle sue virtù da parte di Pio VI il 5 maggio 1778 e beatificata il 25 aprile 1865 da parte di Pio IX. Del 1729, pochi anni dopo la morte, è la sua prima biografia. Le sue venerate fattezze si diffusero naturalmente attraverso le sue immagini incise e i dipinti, ma anche con immaginette, preghiere, incisioni, litografie, che giungevano più facilmente ai fedeli.
I ritratti della carmelitana
Dei molti quadri che la raffigurarono, parecchi sono esposti nella mostra e fra di essi spicca lo splendido dipinto, conservato nel Refettorio dell’Istituto di Santa Maria Maddalena di Torino che è esposto al pubblico per la prima volta.
La mostra, che per Torino e il Piemonte riveste un particolare interesse storico ed artistico, presenterà immagini a supporto della biografia della Beata, con la riproduzione fotografica di una splendida tela ritrovata recentemente a Genova e attualmente oggetto di studio dove si può vedere la Beata che intercede presso Cristo a favore della città di Torino. Sarà esposta anche una delle più antiche riproduzioni della sindone, datata 1634.
Il dipinto di Daniele Seyter. Maria degli Angeli e la Sindone
Si potrà poi ammirare il dipinto di Daniele Seyter raffigurante il patrocinio di san Giuseppe sulla città di Torino già nella chiesa di santa Cristina ed oggi in collezione privata. Legati alla figura della Beata, saranno esposti molti affascinanti cimeli e reliquie: il suo cilicio, una scarpa, alcune lettere autografe, la tazza e il cucchiaio, il rame utilizzato dalla beata per produrre scapolari con l’immagine della Sindone (si conserva anche uno scapolare), piccoli fiori di stoffa confezionati dalle carmelitane nel ‘600, la corona del rosario della beata, un piccolo quadretto su pergamena con immagine religiosa che le apparteneva.
Comitato scientifico del Museo:
Don Carlo Franco Direttore, Francesca Capellaro conservatore, Arabella Cifani Consigliere scientifico, Carlotta Venegoni Consigliere scientifico.