Di fronte all’epidemia, in questi giorni ci vengono segnalate proposte e azioni di “sanificazione” dei locali delle parrocchie. Ci permettiamo di darvi alcuni suggerimenti, onde evitare costi e anche danni ai beni custoditi nelle chiese, musei, locali parrocchiali.
- Le chiese sono aperte, ma frequentate in questo periodo, ovviamente, da poche persone. Il virus ha una vita di poche ore. Non esiste, di fatto, un pericolo di contagio latente, a meno di avvicinarsi a persone infette. Eventuali azioni di sanificazione generale sarebbero dunque inutili e dispendiose. Non fate usare assolutamente prodotti di pulizia o chimici su quadri, statue, oggetti sacri, e tanto meno aerosol o prodotti diffusi in aria. La normale pulizia, con una attenzione ai banchi e alle maniglie delle porte, è sufficiente a disinfettare gli ambienti.
- Anche gli altri locali della parrocchia sono molto meno usati. Attenzione piuttosto ai locali ancora molto frequentati, per le normali attività assistenziali. La Caritas e le associazioni che li gestiscono sono state ben informate sulle attenzioni da prestare nella organizzazione di questi servizi. Anche qui: buon senso, pulizia quotidiana, più volte al giorno. Diffidate da azioni “forti”, che si fanno una-tantum, in quanto il contagio si combatte giorno dopo giorno con azioni e precauzioni semplici, da rispettare. Le azioni di “sanificazione”, o, meglio, di pulizia a fondo, vanno fatte esclusivamente dove abbia vissuto o lavorato una persona contagiata.
In ogni cosa lasciatevi guidare soprattutto dai vostri amici medici, che vi sapranno ben informare…
L’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti ed è reperibile via mail – arte@diocesi.torino.it