Per il sesto anno consecutivo Caritas Diocesana e Ufficio Scuola diocesano, con il patrocinio della Città di Torino e in collaborazione con Banco Alimentare del Piemonte e Ufficio Scolastico Territoriale di Torino, promuovono nelle classi delle scuole primarie e secondarie il progetto «Pane Nostro», una raccolta volontaria di generi alimentari a lunga conservazione donati gratuitamente dagli alunni per condividerli con persone in difficoltà grazie al servizio delle parrocchie, che li distribuiscono alle famiglie del territorio che quotidianamente chiedono aiuto.
La raccolta si terrà fra i prossimi mesi di marzo e maggio, ma le scuole e le parrocchie interessate a partecipare devono comunicarlo entro il 9 febbraio. Per formalizzare la partecipazione è sufficiente compilare il modulo online a cui si può accedere tramite il sito web www.caritas.torino.it/panenostro e per informazioni operative è possibile contattare la segreteria, scrivendo a panenostro@diocesi.to.it o telefonicamente al numero 011 5156 358 (dal lunedì al venerdì – ore 9.00 ÷ 12.00).
Le azioni del raccogliere e del donare, precedute da una offerta educativa in ambito scolastico, vogliono sensibilizzare studenti e loro famiglie sui temi dell’attenzione al cibo, della solidarietà e della condivisione partecipata nei confronti della povertà e del dono gratuito come fonte relazionale. Il progetto, inizialmente rivolto alle scuole primarie della sola Città di Torino, si è poi orientato anche alle secondarie di primo grado coinvolgendo tutto il territorio della Diocesi, accogliendo anche la partecipazione di scuole dell’infanzia e della secondaria di secondo grado.
Nel sessennio di attività l’adesione è aumentata arrivando a coinvolgere un totale di 210 PLESSI SCOLASTICI di cui 133 in città e 77 nel resto del territorio diocesano. Se nel 2019 le CLASSI attivate erano 638, nel 2023 sono state 1.377, passando dal coinvolgimento di 13.831 ragazzi il primo anno a 28.478 STUDENTI nell’anno scorso.
Nel 2023 in Torino città hanno aderito all’iniziativa 87 scuole (11 dell’infanzia, 53 primarie, 22 secondarie di primo grado e 1 secondaria di secondo grado), per un totale di 970 classi e 20.937 alunni coinvolti. Nel territorio diocesano extraurbano 58 scuole, per 407 classi da infanzia a secondaria di secondo grado, con 7.541 alunni.
73 tonnellate e 457 chili di ALIMENTI raccolti in quattro anni (il 2020 causa Covid non ha comportato questa parte del progetto), sempre in aumento fino ai 20.385 chilogrammi del 2023, ma dal 2021 non si è mai scesi al di sotto dei 20.000 chili annuali. Il gesto concreto di raccolta dei generi alimentati avviene nei singoli plessi scolastici, dove vengono confezionati in appositi scatoloni forniti dal Banco Alimentare – che svolge anche una funzione di supervisione e di logistica per facilitare il processo -, pesati e raccolti. Nei cinque anni si sono contati in totale 9.175 SCATOLONI, 2.661 nel solo 2023.
I volontari dei gruppi caritativi delle parrocchie vicine al territorio dove sorge la scuola ritirano i prodotti e, utilizzando la solita rete di distribuzione, li “restituiscono” alle persone in difficoltà quasi in tempo reale. Le PARROCCHIE che hanno aderito e, quindi, ricevuto a beneficio dei loro servizi caritativi i beni raccolti sono in totale 147, di cui 79 in città e 68 nel resto del territorio diocesano. Nel 2023 sono state 104, più fuori città (54) che in Torino (50).
«Il valore dell’iniziativa non è, però, misurato in chili: è tanto più utile quanto più riesce a dare il via ad un processo educativo capace di accompagnare i ragazzi verso un modo nuovo di sentirsi parte attiva del bene comune e vicini agli altri nella fraternità» rimarcano da Caritas e Pastorale Scolastica Pierluigi Dovis e don Roberto Gottardo. Per sostenere questo processo viene messo a disposizione degli insegnanti del materiale educativo (kit didattici, indicazioni di letture, schede, giochi, video, ecc.) utile a sensibilizzare gli studenti sul tema della solidarietà ed è offerta la possibilità di prevedere un momento di incontro e di testimonianza con i volontari parrocchiali o del Banco Alimentare.