Un debutto e un grazie: i Battesimi degli adulti nella Veglia Pasquale di quest’anno si possono sintetizzare così.
Hanno “debuttato” nella vita cristiana 23 adulti, di cui 12 donne e 11 uomini, 12 italiani e 11 di altri Paesi.
Una parte di loro nelle parrocchie di appartenenza, gli altri in Cattedrale, dove hanno ricevuto da Mons. Cesare Nosiglia i Sacramenti dell’iniziazione: Battesimo, Confermazione e la prima Eucaristia della loro vita.
Ad accompagnarli l’équipe del Servizio diocesano per il Catecumenato, anche qui con un debutto: Don Michele Roselli, Direttore dell’ufficio Catechistico, è il nuovo responsabile del Servizio, ruolo in cui succede a Don Andrea Fontana, che lo ha fondato e guidato per 26 anni.
Con Don Michele i due addetti al Servizio, Monica Cusino e il diacono Giorgio Agagliati, insieme ai collaboratori dell’équipe, alla Segreteria e agli accompagnatori individuati nelle parrocchie di riferimento dei catecumeni, che li hanno seguiti nei due anni del percorso.
Accanto al debutto, il ringraziamento, anzi, i ringraziamenti: ai catecumeni, ora Neofiti impegnati nel percorso di mistagogia, per la passione che comunicano nell’aderire in modo adulto e consapevole a Gesù Cristo e al suo Vangelo; agli accompagnatori e ai parroci, che hanno sostenuto e alimentato il loro percorso di crescita nella fede; a Don Fontana, pioniere del Catecumenato italiano e uno dei suoi punti di riferimento nell’avvio e nel consolidamento di questo cammino; a Mons. Nosiglia, che nell’imminenza del passaggio di consegne al nuovo Arcivescovo, Mons. Roberto Repole, ha ancora una volta accolto nella Chiesa con affetto e cordialità paterna persone dalle storie diverse, ma accomunate dalla scoperta del senso nuovo e più autentico dell’esistenza.
Anche in questa tornata, le storie e le esperienze dei catecumeni hanno confermato l’attualità e il valore prospettico dell’approccio catecumenale.
Da un lato, un’Italia di fatto post-cristiana vede aumentare le persone, specialmente giovani e giovani adulti, che per una scelta delle famiglie non hanno ricevuto il Battesimo da bambini e hanno incontrato la provocazione della fede attraverso testimonianze personali ed esperienze comunitarie che li hanno stimolati a dare spazio alla domanda di senso che alberga nel cuore di ogni persona.
Dall’altro, l’arrivo in Italia significa per molte persone straniere la possibilità di portare a compimento un cammino di fede avviato nei Paesi d’origine o di scoprire la bellezza della vita cristiana nella nuova realtà, non di rado proprio attraverso l’accoglienza fraterna di comunità ecclesiali.
Giusto il tempo di gioire insieme e posare per la foto ricordo, e subito al Servizio per il Catecumenato si torna al lavoro per sostenere e accompagnare il tempo mistagogico dei neo-cristiani, accogliere nuovi catecumeni, aiutare gli accompagnatori con la necessaria formazione specifica a questo delicato compito, che non è il tradizionale catechismo, ma un mix di annuncio e condivisione, che sempre deve iniziare, come sulla via di Emmaus, dall’ascolto delle persone.
A proposito di formazione, il Servizio per il Catecumenato ha organizzato nel mese di maggio tre incontri dedicati agli accompagnatori: si terranno per tre sabati mattina, il 7, il 14 e il 28 maggio nella sala Conferenze “Pio Perazzo”, al piano terreno della sede della Curia in via Val della Torre 3, e riguarderanno gli elementi fondamentali dell’accompagnamento, dal senso dell’essere cristiani oggi, alla lettura delle situazioni, alla “cassetta degli attrezzi” per una efficace comunicazione della fede.
Diac. Giorgio Agagliati