Anche i nostri catecumeni dal Papa per il Rito di Ammissione

2013 - Roma

«Non dimenticate il momento in cui avete sentito lo sguardo di Gesù su di voi. Come il discepolo amato ricordate il giorno, l’ora in cui per la prima volta siete rimasti con Gesù. E così sarete sempre certi dell’amore fedele del Signore. Questo è certo: lui non vi tradirà mai».

Nella basilica vaticana, il Papa celebra il Rito di Ammissione al Catecumenato e si rivolge ai 500 candidati provenienti da 47 Paesi diversi. Fra questi sono presenti anche 3 della diocesi di Torino, accompagnati dal responsabile don Andrea Fontana e dai suoi collaboratori Monica Cusino e il diacono Giorgio Agagliati. Nell’ammetterli, il Papa ha ricordato che, pur provenendo da tradizioni culturali ed esperienze differenti, sono accomunati dal desiderio di Dio.
E, riguardo alla continuazione del cammino di fede che hanno intrapreso, ricorda loro l’importanza di mantenere vivo il desiderio di incontrare il Signore e fare esperienza di Lui, del suo amore, della sua misericordia! Se viene a mancare la sete del Dio vivente, la fede rischia di diventare abitudinaria, rischia di spegnersi, come un fuoco che non viene ravvivato».
«Coraggio e avanti», ha detto stringendo le mani ad alcuni di loro al termine della cerimonia.

Nell’omelia aveva appena spiegato il Vangelo di Giovanni con i tre momenti che richiamano l’esperienza del catecumenato: l’ascolto, l’incontro e la missione.

«Giovanni Battista ai suoi discepoli indica Gesù come l’Agnello di Dio. Due di essi seguono il Maestro, e poi, a loro volta, diventano “mediatori” che permettono ad altri di incontrare il Signore, di conoscerlo e di seguirlo. I due discepoli hanno ascoltato la testimonianza del Battista. Anche voi, cari catecumeni, avete ascoltato coloro che vi hanno parlato di Gesù e vi hanno proposto di seguirlo, diventando suoi discepoli per mezzo del Battesimo. Nel tumulto di tante voci che risuonano intorno a noi e dentro di noi, voi avete ascoltato e accolto la voce che vi indicava Gesù come l’unico che può dare senso pieno alla vostra vita».
E poi l’incontro che apre vie nuove: «I due discepoli incontrano il Maestro e rimangono con Lui. Dopo averlo incontrato, avvertono subito qualcosa di nuovo nel loro cuore: l’esigenza di trasmettere la loro gioia anche agli altri, affinché anch’essi lo possano incontrare. Andrea, infatti, incontra suo fratello Simone e lo conduce da Gesù. Quanto ci fa bene contemplare questa scena! Ci ricorda che Dio non ci ha creato per essere soli, chiusi in noi stessi, ma per poter incontrare Lui e per aprirci all’incontro con gli altri».

Un cammino che il Papa invita a fare insieme e con gioia. Aggiungendo a braccio, prima di congedarli:
«Andate pieni di gioia perché il Signore vi ha guardato, il Signore vi ama, il Signore è in cammino con voi e io desidero che il Signore sia sempre con voi».

 

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