Capita a volte che la voce di Dio ci sorprenda ad un tornante della nostra vita. Che si faccia udire, leggera e discreta, o più forte e decisa, ma sempre umile e rispettosa. Voce da decifrare, voce da accogliere, voce che ci interpella e che domanda una risposta. Che spaventa e che spalanca orizzonti, che mette i brividi e promette futuro. Come seme gettato nel cuore, questa Parola mette radici e fà il suo corso in mezzo a tutte le altre voci. Si può rischiare per questa Parola? Ci si può lasciare condurre, anche quando ci conduce verso orizzonti non previsti? Quando spinge a decidersi per una scelta sacerdotale?
Nelle nostre parrocchie ci sono forse alcuni giovani che si sono confrontati almeno una volta con questa domanda vocazionale. Magari ne hanno parlato con il loro parroco, o più timidamente con i loro animatori o con un amico. Ma non è automatico che questo si traduca nella decisione di intraprendere il cammino del Seminario. E alle volte anche i parroci e i formatori non sanno cosa proporre concretamente a questi giovani: quali sono oggi le tappe del percorso seminariale?
La Propedeutica di Torino
Più di vent’anni sono passati da quando si è dato inizio ad un’evoluzione progettuale dei Seminari (Minore e Maggiore) di Torino. Oggi il percorso si è consolidato nelle sue tappe e nella sua proposta, assumendo un’identità precisa e ben delineata. Non è scontato tuttavia che tale percorso sia conosciuto da tutti con chiarezza e può capitare ancora che si faccia confusione con le tappe del percorso. Proviamo a ripercorrere la (breve) storia della Propedeutica di Torino.
Fino all’anno 2000 c’erano un Seminario Minore e un Seminario Maggiore. A partire da quell’anno il Seminario Minore di viale Thovez, da residenza stabile per ragazzi delle scuole superiori, è diventato il Centro di Pastorale Giovanile-Vocazionale della diocesi, assumendo il nome di «Casa Pier Giorgio». Non c’era più il Seminario Minore vero e proprio, ma si continuavano ad offrire ai giovani delle superiori esperienze residenziali periodiche e più brevi. Questa prassi continua ancora oggi: il Seminario Maggiore propone per loro, durante tutto l’anno, delle occasioni di vita comune nella forma consolidata delle Settimane Comunitarie.
Quanto al Seminario Maggiore, fino ai primi anni del 2000 esso cominciava direttamente senza il passaggio della Comunità Propedeutica, che non esisteva come realtà a sé. A quanti entravano in Seminario Maggiore senza provenire da un liceo, si chiedeva di integrare per un anno (propedeutico) il proprio percorso di studi, ma i propedeuti erano di fatto dei seminaristi a tutti gli effetti che si inserivano direttamente nella vita comunitaria del Seminario Maggiore. A partire da quegli anni, sollecitati dalle indicazioni della Chiesa, ha preso gradualmente forma il progetto della Comunità Propedeutica, che oggi si presenta come realtà autonoma, distinta dal Seminario Maggiore, e che costituisce per tutti, indipendentemente dalle esperienze scolastiche precedenti, la prima tappa dell’iter seminariale. Nel 2015 la sede della Comunità Propedeutica si è stabilita a Pianezza, nel contesto di Villa Lascaris dove si trova attualmente.
«Cammino con Te»
Come ci si avvicina alla Propedeutica? Quali passaggi occorre prevedere? Per favorire quanti vorrebbero avvicinarsi all’esperienza della Propedeutica (ed eventualmente in seguito a quella del Seminario Maggiore), dal 2016 è nato il percorso vocazionale «Cammino con Te», pensato come tappa precedente all’ingresso in Comunità Propedeutica.
Il cammino è l’occasione per fare un primo passo, incontrando altri giovani che si pongono le stesse domande. È rivolto a tutti i giovani che si stanno interrogando sul loro futuro e vogliono approfondire il mistero della propria vocazione. Il cammino, della durata di un anno, prevede giornate di ritiro e serate di preghiera e formazione a cadenza mensile. Diventa anche occasione per colloqui personali con i formatori e con il padre spirituale, per imbastire una vita di preghiera intesa come presupposto essenziale per un discernimento autentico e sereno.
Questo il calendario:
- mercoledì 15 dicembre 2021 «Dio sorprende. Il Volto di Dio»,
- mercoledì 12 gennaio 2022 «Dio cerca. Il volto del discepolo»,
- domenica 6 febbraio (ritiro) «Dio parla a me: vocazione e lectio divina»,
- mercoledì 9 marzo «La vocazione del prete»,
- mercoledì 6 aprile «Decidersi, giocarsi, rischiare» e
- dal 13 al 15 maggio «Esercizi Spirituali Vocazionali».
Le serate cominceranno alle 19.30. Ad accogliere i partecipanti saranno i giovani della Comunità Propedeutica con cui si pregheranno i Vespri e si condividerà la cena. Dopo il pasto è previsto un momento di confronto, di condivisione, e di approfondimento, fin verso le 22.30.
Chi lo desidera può fermarsi a dormire in comunità, per vivere al giovedì mattina un tempo di deserto e di preghiera, con possibilità di colloqui personali. Il ritiro di febbraio comincerà alle 10 del mattino e si concluderà alle 18. I passi sono tanti, ma tutto comincia mettendosi in cammino: «Cammino con Te!».
Per informazioni e contatti: www.cdvtorino.com, casapiergiorgio.cdv@gmail.
don Alessandro MARINO su «La Voce E il Tempo» del 21 novembre 2021