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Direttore don Livio Demarie
ANTICIPAZIONE “LA VOCE DEL POPOLO”.
Scrive direttamente da Roma l’Arcivescovo di Torino S.E.R. MONS. CESARE NOSIGLIA
«L’annuncio fatto direttamente dal Papa nell’udienza generale di mercoledì 5 novembre della sua visita a Torino il 21 giugno 2015, riempie il nostro cuore di gioia e di riconoscenza. Il Papa viene pellegrino di fede e di amore per due ragioni che lui stesso ha sottolineato: per contemplare e pregare davanti alla Sindone, il sacro Telo che secondo la tradizione ha avvolto il corpo del Signore nella sepoltura dopo la sua morte, e che sarà esposta dal 19 aprile al 24 giugno nel Duomo di Torino. Come i suoi predecessori anche Papa Francesco conferma così quella devozione alla Sindone che accomuna milioni di persone e di pellegrini i quali riconoscono in essa il mistero della Passione e morte del Signore, rinnovando dunque la fede in Lui, fonte di salvezza e di riconciliazione di tutti gli uomini.
L’altro motivo per cui Papa Francesco viene a Torino è la ricorrenza dei 200 anni dalla nascita di san Giovanni Bosco, padre, maestro e amico dei giovani, che rappresenta anche oggi un testimone esemplare di educatore nella fede e nell’amore per la gioventù di tutto il mondo. La visita del Papa è un grande dono per la nostra Chiesa di Torino e per le altre diocesi del Piemonte e della Valle d’Aosta perché ci sprona a procedere uniti per rinnovare le nostre Chiese secondo le indicazioni che il Papa stesso presenta nella <
una Chiesa in uscita, povera e serva dei poveri, accogliente e vicina alla gente che soffre per problemi morali, spirituali e sociali; missionaria del Vangelo in ogni ambiente e ambito di vita delle persone.
Questa visita di Papa Francesco avviene in un tempo in cui la nostra regione e città soffrono per una situazione economica e sociale di grande difficoltà a causa della mancanza di lavoro e di altre pesanti condizioni di povertà che colpiscono famiglie, anziani e giovani. La venuta del Papa è dunque un segno di grande speranza e incoraggiamento per ritrovare nelle radici cristiane della fede e della fraternità, così bene testimoniate dall’esempio dei nostri santi e beati, la comune volontà di lottare sulle vie della ripresa morale e sociale del nostro territorio.
Infine la visita di Papa Francesco è anche un segno di quell’affetto e vicinanza che fin dall’inizio del suo servizio apostolico ha sempre manifestato verso la terra piemontese che ha dato i natali alla sua famiglia. Per questo invito la diocesi di Torino e le comunità del territorio regionale a prepararsi a questo incontro col Papa nella preghiera, e ad accoglierlo in quel giorno lasciandosi abbracciare da un pastore che non fa mistero di richiamare e ricordare la sua origine piemontese.
Invito tutte le parrocchie, i monasteri e le comunità religiose e di vita contemplativa di rivolgere nel corso delle Sante Messe di domenica 9 novembre 2014 una particolare preghiera di ringraziamento al Signore per la visita del Santo Padre il prossimo 21 giugno.
Raccomando inoltre alle 12 sempre della prossima domenica di suonare le campane in segno di riconoscenza per questo grande dono alla nostra chiesa particolare di Torino.
Benvenuto Papa Francesco. E “cerea”!
Arcivescovo metropolita
di Torino Custode pontificio della Sindone