Le biblioteche, nell’era digitale, sono una cosa del passato? È una domanda legittima, ma è sufficiente entrare nelle sale di una biblioteca civica per comprendere che sono più importanti che mai! La tecnologia accelera ogni giorno di più, ma proprio questa velocità rischia di lasciare indietro vaste aree della nostra società che trovano ridotte opportunità di accedere alla ricchezza che la noosfera in continua espansione offre. Questo vuoi per ragioni anagrafiche, sociali, educative o perché si arriva da altri Paesi e culture.
Noi bibliotecari siamo continuamente chiamati a formarci, ne è un esempio il periodo della pandemia, quando, costretti dalla necessità, abbiamo dovuto imparare a usare i social, facendoli diventare uno strumento quotidiano per rimanere in contatto con i nostri lettori: letture per bambini, proposte di attività online, incontri con autori in videoconferenza e bibliografie tematiche hanno continuato a rendere attiva la relazione con i nostri utenti, anche quelli più in difficoltà.
Le biblioteche sono luoghi vissuti dalla comunità, non algidi bastioni del sapere e devono fornire ai loro lettori anche accesso alle ultime novità editoriali: le serie dei libri gialli continuano a essere molto richieste, così come le saghe familiari, i libri rosa, le guide turistiche e tutto ciò che riguarda i diversi aspetti della società attuale. La possibilità di leggere i libri in formato elettronico è utilizzata, ma non ha sostituito il libro cartaceo, come si temeva all’inizio del decennio scorso. Continuano a essere richiesti i film e le serie tv, anche se in diminuzione rispetto al passato.
Sono entrati nelle nostre biblioteche anche i giochi da tavolo, consentendo un primo avvicinamento alle sale della biblioteca a chi non aveva ancora avuto modo di entrarci. Il nostro pubblico è molto vario: dai bimbi piccoli ai ragazzi e adolescenti, senza dimenticare adulti e anziani, ciascuno con peculiarità e gusti diversi che noi cerchiamo di accogliere fornendo risposte puntuali alle loro richieste e necessità. Tutto questo senza danneggiare il settore librario, che tenta di proteggersi dai download illegali così diffusi al giorno d’oggi. In biblioteca tutto è disponibile secondo la legge e siamo noi bibliotecari a garantire che venga seguita: in biblioteca si creano lettori consapevoli non ‘collezionisti di file’.
Le biblioteche si sono evolute e, in un’epoca dove i contatti umani sono sempre più digitalizzati, hanno saputo rimarcare la necessità di un luogo fisico dove la comunità può riunirsi: nelle loro sale, aule studio e sezioni ragazzi e dove la cultura può essere libera ma anche accompagnata per chi ne ha bisogno. Dopo l’era digitale si sapranno adattare anche all’era dell’intelligenza artificiale, perché di comprensione umana, in tutti i sensi, non se ne ha mai abbastanza e non passa mai di moda.
Domenica TAMAGNONE su «La Voce E il Tempo» del 9 aprile 2023