«Metti un po’ di musica leggera, anzi leggerissima», cantano Colapesce e Dimartino. Invito perfetto per l’estate, da sempre periodo privilegiato per canzoni che ne diventano colonna sonora. Non sarà un caso che proprio in questo periodo dell’anno hanno trionfato manifestazioni di ogni genere, dal Cantagiro al Disco per l’estate dei tempi che furono, passando per il FestivalBar e arrivando fino alle moderne serate organizzate da radio e piattaforme. E ogni anno impazza la ricerca del brano tormentone dell’estate in corso…
Il bello della musica leggera, anzi leggerissima, è che è di facile ascolto: easy listening, come si dice. Ti segue con facilità, come un bagaglio che non dà problemi di ingombro. Quindi, puoi averla sempre a portata di mano. Il forte delle canzoni, poi, è che hanno tutte le loro storie e i loro significati: ma nel momento in cui entrano nel tuo piccolo universo, si impastano alla tua vicenda, suscitano emozioni tue particolari, si legano a ricordi personali, richiamano – a te solo – sensazioni, sentimenti, suggestioni. Niente più di una canzone è in grado di evocare e far rivivere, un poco come le madeleneittes di proustiana memoria.
Sorpresa: funziona anche nella dimensione religiosa. All’orecchio di chi crede, il verso di una canzone, con la sua formidabile potenza combinata di “musica & parole”, può fare scattare un aggancio alla Parola con la p maiuscola, con conseguenze interessanti, dal momento che il meccanismo si aziona fuori dal contesto religioso privilegiato e protetto in cui noi siamo abituati a maneggiare questo genere di questioni… Per ciò stesso, può farci cogliere un aspetto nuovo, una nuova luce, una nuova prospettiva, rompendo la spessa crosta del “già sentito”, del “lo so già”, dell’ascolto abitudinario.
Per tutti i sabati di luglio e agosto 2024, proporremo su questa pagina, rilanciandola su Facebook, una finestra canora, una canzone per l’estate, «parole senza mistero, allegre ma non troppo».
Seguiteci. Buone letture. Buona estate.
Lorenzo Cuffini – collaboratore della Pastorale della Cultura