Presentazione progetti QdF 2025

entro il 15 novembre 2024

La formazione e l’educazione, nonché l’annuncio e l’evangelizzazione, sono vie maestre e irrinunciabili per raggiungere lo sviluppo integrale di ogni persona e di ogni comunità. Riteniamo anche che sia parte del nostro mandato supportare e sostenere con la Quaresima di Fraternità, non tanto progetti che cercano di arginare un’emergenza, quanto piuttosto tutti quei progetti che cercano di modificare una realtà e di intervenire sulle cause che generano povertà e sottosviluppo.
Siamo consapevoli che un’opera di intervento per lo sviluppo e la crescita di una comunità non possa che partire dalla comunità stessa e non possa non realizzarsi se non con il coinvolgimento ed il contributo di ogni singolo membro della comunità. È per noi fondamentale far sì che la nostra azione si sviluppi attraverso il coinvolgimento delle Chiese locali nostre sorelle verso le quali sentiamo l’impegno non solo ad un aiuto solidale e fraterno, ma anche la responsabilità di costruire legami di conoscenza e fratellanza; nella Chiesa siamo tutti fratelli per cui non c’è una parte che dona ed una che riceve, ma c’è un reale e profondo scambio di beni e di fede.
In questi anni, la Diocesi di Torino, ha consolidato rapporti particolari di fratellanza con alcune Chiese in terra di missione, soprattutto con le Chiese presso le quali operano i nostri sacerdoti Fidei Donum. Allo stesso modo il cammino storico della Quaresima di Fraternità ha suscitato alcune iniziative di solidarietà operanti nella Diocesi (es. Ufficio per la Pastorale dei Migranti). Queste realtà, che chiamiamo progetti diocesani, rappresentano il primo e privilegiato impegno di fraternità e solidarietà della nostra Chiesa torinese, ecco perché, in spirito di comunione ecclesiale e diocesana, si richiede a tutte le comunità della Diocesi di contribuire alla loro realizzazione.

Regolamento per la presentazione progetti da parte di Istituti, Enti e Associazioni

DESTINATARI
Per quanto riguarda i beneficiari si desidera riservare particolare attenzione a:
– comunità di persone, soprattutto se vivono in realtà più isolate e sono meno aiutate.
– comunità perseguitate, soprattutto gruppi di cristiani che vivono esperienza di aggressione e di discriminazione.
– alcune fasce oggi più deboli e vulnerabili quali, ad esempio, donne, bambini, malati di aids, profughi.
– interventi non emergenziali ma a comunità in situazione di grave difficoltà (es. profughi..)
OBIETTIVI
Riteniamo importante sostenere progetti che abbiano come loro obiettivi primari:
• La formazione e l’ educazione
• L’ operare/intervenire su quelle che sono le cause della povertà promuovendo sviluppo
• L’ intervenire sul bisogno aiutando a superarlo
• Siano in grado di innestare autosviluppo
PROSPETTIVE / RICADUTE AUSPICABILI
Rimane per noi forte e qualificante la “pretesa” di intervenire sulle cause della povertà e del sottosviluppo, per cui ci auspichiamo che i vari progetti siano in grado di modificare e migliorare la qualità della vita dei beneficiari. Importanti ci sembrano anche alcune ricadute od effetti che i progetti possono suscitare, in
particolare:
• ecumenismo e dialogo interreligioso
• valorizzare e far crescere la responsabilità laicale
• salvaguardia di zone rurali
• superamento di separazioni e tribalismi
• promozione della pace e superamento dei conflitti
• salvaguardia del creato
AGENTI DI SVILUPPO / INTERLOCUTORI / PROMOTORI
Nostri interlocutori privilegiati saranno i Missionari e le Missionarie, i Volontari ed i Gruppi di solidarietà che operano nei paesi d’intervento.
Decisivo sarà il fatto che si accreditino attraverso le Chiese locali. Per questo motivo nel presentare il progetto è chiesto ad ognuno di accompagnarlo con una lettera di presentazione e approvazione da parte del Vescovo locale nella cui diocesi si svolge l’intervento.
ENTITÀ
Poiché il finanziamento dipende dalla carità delle comunità e di singoli privati della diocesi, le somme disponibili sono relativamente limitate; l’esperienza ha mostrato che vi è un “limite naturale” oltre il quale non si ha la forza di finanziare un progetto, per questo motivo il contributo richiesto per progetto non dovrà superare l’importo di € 15.000,00.
Se la natura del progetto richiedesse finanziamenti maggiori, si potrà prendere in considerazione la possibilità di frazionare il finanziamento su più anni (NB.: massimo in 3 anni) o estrapolarne una parte per il finanziamento.
Ogni progetto verrà finanziato secondo i contributi ricevuti finalizzati a quel progetto ma, in spirito di solidarietà e di aiuto reciproco, in linea col desiderio di aiutare chi è più debole e meno aiutato, qualora il progetto ricevesse un finanziamento superiore al contributo richiesto l’eccedenza sarà ridistribuita sugli altri progetti.
Per gli stessi principi verrà preso in considerazione un solo progetto per ogni gruppo, organizzazione o ente.
DURATA PROGETTO
Il progetto dovrà giungere al suo compimento entro e non oltre i 3 anni.
PRESENTAZIONE E APPROVAZIONE DEI PROGETTI
I progetti vanno presentati allo Sportello diocesano collette e donazioni entro metà novembre dell’anno precedente. Una scheda di domanda sarà scaricabile dal sito dell’ufficio. Tra i vari elementi richiesti le domande dovranno anche specificare:
• la partecipazione della comunità locale all’ideazione, alla realizzazione e al finanziamento del progetto.
• la sostenibilità futura del progetto.
• eventuali finanziamenti ricevuti da altri enti donatori.
Le domande andranno presentate allegando ad esse materiale video-fotografico che faciliterà la presentazione online e nelle parrocchie. E’ richiesta anche una lettera di presentazione ed accettazione del progetto da parte del Vescovo della diocesi presso cui il progetto sarà realizzato.
Come già ricordato in precedenza, ogni gruppo, ente od organizzazione potrà presentare un solo progetto.
Entro la metà di Dicembre, un’apposita commissione, si riunirà per valutare ed approvare i progetti presentati, la valutazione e l’approvazione farà esclusivo riferimento ai criteri e alle linee guida presentate in questo regolamento. I progetti approvati verranno inseriti nell’elenco dei progetti della Quaresima di Fraternità e proposti alla comunità diocesana per il finanziamento.
VERIFICA e RENDICONTAZIONE
Poiché riteniamo valori importanti della solidarietà e della giustizia, la trasparenza e la veridicità, verrà richiesto ad ogni ente/singolo che riceve finanziamenti dalla Quaresima di Fraternità, la presentazione di un rapporto narrativo e finanziario di verifica dell’utilizzo del finanziamento e dell’andamento del progetto. Per tale rapporto l’ufficio metterà online uno schema base a cui ispirarsi.
Il report andrà presentato entro un anno dal ricevimento del finanziamento. Si richiede che il report sia accompagnato da materiale audiovisivo e fotografico in modo da poterlo mettere online per la verifica delle comunità finanziatrici.
La mancata presentazione del rapporto descrittivo finanziario circa l’utilizzo dei fondi ricevuti nell’anno precedente comporterà la non ricezione di ulteriori contributi.

EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI
I contributi raccolti verranno erogati al termine della raccolta quaresimale e immediatamente dopo che le singole comunità abbiano trasmesso gli importi all’ufficio
missionario.
Al totale generale raccolto verranno detratte le spese organizzative e l’ammontare necessario per un completo finanziamento dei progetti diocesani. Dopodiché il rimanente sarà distribuito secondo le proporzioni e destinazioni espresse dalle comunità e dai singoli offerenti. Nel caso in cui qualche progetto non ricevesse alcun contributo dalle comunità, nessun finanziamento sarà ad esso erogato.
In questo quadro si ritiene opportuno che anche le comunità che raccolgono durante la Quaresima per progetti non inseriti nella Quaresima di Fraternità, partecipino con una quota del 20% delle raccolte a sostenere i progetti diocesani.