L’esperienza della Quaresima di Fraternità nata 60 anni fa, con lo scopo di sensibilizzare la comunità torinese e fare qualcosa di concreto contro la fame nel mondo cercando di intervenire sulle cause che la suscitano, è entrata nel vissuto delle nostre comunità cristiane e della Diocesi.
Crediamo che sia parte del mandato di ogni Cristiano operare per lo sviluppo integrale di ogni persona e di ogni comunità, in questa prospettiva vediamo in annuncio, evangelizzazione, formazione ed educazione, vie maestre e irrinunciabili per raggiungere tale sviluppo, ritenendo che sia parte del nostro mandato supportare e sostenere tutti quei progetti che cercano di modificare una realtà e di intervenire sulle cause che generano povertà e sottosviluppo.
Siamo consapevoli che un’opera di intervento per lo sviluppo e la crescita di una comunità non possa che partire dalla comunità stessa ed il contributo di ogni singolo membro della comunità. È per noi fondamentale far sì che la nostra azione si sviluppi attraverso il coinvolgimento delle Chiese locali verso le quali sentiamo l’impegno non solo ad un aiuto solidale e fraterno, ma anche la responsabilità di costruire legami di conoscenza e fratellanza.
In questi anni abbiamo consolidato rapporti particolari di fratellanza con le Chiese presso le quali operano i nostri sacerdoti Fidei Donum, la Pastorale Migranti e per la cura pastorale ed accoglienza dei sacerdoti in convenzione,  queste realtà, che chiamiamo progetti diocesani, rappresentano il primo impegno di fraternità e solidarietà della nostra Chiesa torinese. Ecco perché, in spirito di comunione ecclesiale e diocesana, si richiede a tutte le comunità della Diocesi di contribuire alla loro realizzazione (anche le comunità che raccolgono durante la Quaresima per progetti non inseriti nella Quaresima di Fraternità, sono incoraggiate a partecipare con una quota del 20% delle raccolte a sostenere i progetti diocesani).

I contributi raccolti verranno erogati al termine della raccolta quaresimale e immediatamente dopo che le singole comunità abbiano trasmesso gli importi (allo Sportello diocesano collette e donazioni possibilmente entro il mese di maggio). Dal totale generale raccolto verranno detratte le spese organizzative e l’ammontare necessario per un completo finanziamento dei progetti diocesani. Dopodiché il rimanente sarà distribuito secondo le proporzioni e destinazioni espresse dalle comunità e dai singoli offerenti. Nel caso in cui a qualche progetto fosse vincolato più dell'ammontare richiesto, l'eccedenza verrà redistribuita tra i progetti parzialmente coperti e che non hanno ricevuto alcun finanziamento.

Come donare

In contanti o con assegno intestato a

"Arcidiocesi di Torino Collette e donazioni"

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Specificando nella causale: Quaresima di Fraternità