La nostra diocesi da molti anni accoglie presbiteri, diocesani e religiosi, provenienti da altre Chiese nel mondo inviati  dai loro vescovi nell'ambito di una cooperazione missionaria. L’accoglienza rientra nel progetto di comunione e scambio tra le chiese prevista dalla Conferenza Episcopale Italiana. Ad alcuni di loro, studenti, viene offerta l’opportunità di specializzare la propria formazione scolastica per poter poi essere d’aiuto alle chiese di origine dove ritorneranno con un bagaglio più ricco, che non vuole essere solo accademico ma anche pastorale.

È importante che i presbiteri possano vivere in una comunità parrocchiale, confrontandosi con preti e laici di una chiesa locale e poter condividere con loro esperienza personale, sarà questa occasione per realizzare concretamente quello scambio e collaborazione tra le nostre chiese che sta alla base di questo servizio di accoglienza e di sostegno.

Sostegno per la loro formazione e cura pastorale che nella nostra diocesi è curato e accompagnato, insieme alle comunità che accolgono, dall'equipe interdiocesana dedicata all'accoglienza e all'accompagnamento delle esperienze di cooperazione tra Chiese diverse. L'equipe è composta da: padre Paul Nde (delegato arcivescovile per il Clero straniero), padre Ugo Pozzoli (vicario episcopale per la Vita Consacrata), Morena Savian (direttore dell’Area Annuncio e celebrazione della Curia metropolitana), Fulvia Chiappino (referente della Pastorale missionaria e cooperazione tra le Chiese) e don Roberto Populin (parroco a Torino e membro della Commissione diocesana per l’Ecumenismo il dialogo interreligioso).

Ogni anno uno dei 4 progetti diocesani per la Quaresima di Fraternità è riservato al sostegno per la formazione e cura pastorale dei sacerdoti non italiani in convenzione.