SETTIMANA 5
“Il Signore libera i prigionieri” (Sal 146,9)
OPERA DI MISERICORDIA: AMMONIRE I PECCATORI
In un momento della giornata, mettiamoci di fronte ad un’icona, un crocefisso , accendiamo una candela e preghiamo insieme
BRANO: “Va’ e d’ora in poi non peccare più” (Gv 8,11)
COMMENTO: Questo brano ci rimanda allo stile educativo di Gesù che interpella ognuno di noi. Gesù ci insegna che la correzione non passa attraverso l’accusa e il giudizio sulla persona, come facevano gli scribi e i farisei, ma attraverso l’amore per la persona. Quando vogliamo correggere qualcuno dobbiamo innanzitutto distinguere l’atto dalla persona, definire su cosa si sta discutendo concentrandosi su quel fatto specifico e dando sempre un anticipo di fiducia sulla possibilità dell’altro di cambiare. Quando ci si sente amati e apprezzati, quando percepisci che l’altro fa il tifo per te allora si è più disponibili ad accogliere la correzione e a mettere in atto la conversione del cuore e dei comportamenti. Ci si corregge tra marito e moglie, tra fratello e sorella, tra genitori e figli, dove anche i figli diventano occasione di correzione per i genitori. Anche le persone che incontriamo sul nostro cammino, sono strumenti di bene che il Signore mette a nostra disposizione per crescere in santità. Sta a noi riconoscerli e ascoltarli.
IMPEGNO DI FAMIGLIA:
In questa settimana, proviamo a darci dei consigli su come vivere meglio la vita di famiglia, nel lavoro, a scuola, con gli amici.
SEGNO:
Tenendo conto dei consigli ricevuti, ognuno scrive su un post-it un proprio difetto, un comportamento sbagliato che vorrebbe correggere di sé e poi lo mette vicino ad un crocefisso che c’è in casa per chiedere aiuto al Signore.
RIFLESSIONE DI COPPIA
Nell’intimità della sera:
Siamo capaci di distinguere negli atteggiamenti del nostro sposo/a ciò che ci da fastidio da ciò che è sbagliato?
Faccio fatica ad accettare le tue correzioni e quelle degli altri? Perché?