«Sono solo quattro fogli piegati a libretto, ma dentro è disegnato il sentiero della nostra vita insieme». È la frase con cui si conclude una delle testimonianze raccolte nel volumetto «Sì, lo voglio» (edito da Effatà) che ne raccoglie venti, tutte scritte da coppie che si sono lasciate interpellare da alcuni amici e si sono rese disponibili a raccontarsi.
Ad ogni coppia è stato chiesto di ricordare le letture scelte per il giorno del loro matrimonio e di commentarle ancora una volta alla luce del tempo passato insieme. La coppia più giovane ha alle spalle un anno di matrimonio quella più ‘anziana’ trenta e tutte in modo semplice e immediato si sono prestate al compito loro assegnato.
L’idea nasce dall’incontro tra due famiglie e un prete nel tempo della pandemia.
«Durante una serata di giochi on line – si legge nell’introduzione – iniziamo a chiacchierare, raccontandoci idee e progetti.
Tra gli altri, veniamo affascinati da questo che vi trovate tra le mani». Pian piano il progetto prende corpo, vengono coinvolte altre famiglie e il risultato è un agile libretto ricco di vita vissuta e di Parola di Dio.
Ad ogni coppia sono state poste quattro domande: perché abbiamo scelto quei brani della Scrittura? Che cosa ci hanno detto quando li abbiamo scelti e mentre abbiamo celebrato il matrimonio? Che cosa quella Parola continua a dirci? C’è qualcosa, nelle Scritture scelte, che ha superato le aspettative, cioè ha detto di noi molto di più di quanto ci siamo immaginato? Le risposte, ma soprattutto le testimonianze di vita raccolte presentano una bella varietà di approcci alla Scrittura e di modi di vivere l’essere coppia accompagnati dalla Parola di Dio. Il libretto ha destinatari privilegiati le coppie che preparano il loro matrimonio ma non solo, anche chi le accompagna – famiglie d’origine, testimoni, preti – in modo da «condividere questo passaggio nell’avvicinamento al matrimonio così da costruire comunità intorno alla Parola». Le scelte sono le più varie, dai testi più «classici», come il racconto della creazione dell’uomo e della donna secondo la Genesi, a pagine di Vangelo che, in apparenza e secondo certe interpretazioni, sono più legate ad altre vocazioni, come il testo di Luca che riporta la chiamata dei primi discepoli con Pietro che afferma «sulla tua parola getterò le reti», ma che si incontrano molto bene con la vocazione matrimoniale e il cammino di coppia.
Un’ultima annotazione appare evidente scorrendo le testimonianze presentate nel volume: rileggere a distanza di più o meno tempo le pagine scelte per segnare il giorno del matrimonio è una bella e grande occasione per constatare che la Parola rimane viva anche nel trascorrere degli anni e negli inevitabili cambiamenti che ogni coppia incontra e con cui deve fare i conti. Scegliere una Parola e lasciarsi guidare da Lei non è cosa da poco, ma è rinnovare quel «perché proprio tu?» che è all’origine di ogni matrimonio e alla scelta di condividere la propria vita con un’altra persona e con Dio.
don Daniele D’ARIA
La Voce e il Tempo del 2 aprile 2023