La nuova Lettera pastorale dell’Arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia, si intitola «Il tesoro nascosto e la perla preziosa» (Mt. 13,44-46). «Si tratta di una Lettera», sottolinea l’Arcivescovo, «che riprende quanto è emerso nell’ultima assemblea diocesana sul tema della formazione degli adulti». Il titolo richiama il brano del Vangelo di Matteo al capitolo 13 (versetti 44-46): «in riferimento alla realtà dell’adulto credente», prosegue, «chiamato a non dare per scontata la fede e la ricerca di un di più di significato e di vita nuova che essa comporta. Il tesoro e la perla sono il Regno di Dio che Gesù ha predicato e indicato come meta della esistenza di ogni uomo. Il tesoro nascosto sottolinea che la fede in Gesù è un dono gratuito di Dio e una chiamata imprevedibile che esige la rinuncia a tutte le sicurezze che appaiono indispensabili per la propria esistenza e felicità, ma che ci assicura la pienezza della gioia. La perla preziosa invece sottolinea che la fede in Cristo è un dono che va cercato con costanza e impegno, una conquista incessante da promuovere non dandola mai per scontata. Il Signore si fa trovare a chi lo cerca con cuore sincero e disponibile».
La Lettera affronta la formazione dell’adulto credente, «a partire da un cammino non solo singolo, ma comunitario, aperto sempre al nuovo dello Spirito che sollecita a un costante cambiamento e novità». Articolata in 8 capitoli, riporta anche le sintesi dei lavori di gruppo della assemblea diocesana, riassunte ma con indicazioni concrete e ricche di spunti spirituali e pastorali. Infatti la formazione degli adulti sarà il nucleo attorno cui ruoteranno tutte le iniziative pastorali degli Uffici di Curia e delle parrocchie e unità pastorali. È uno strumento dunque di comunione e di unità, uno stimolo al confronto nello spirito di quel «Cammino ‘sinodale’» cui è dedicata la parte finale del documento in cui si richiama il valore di un discernimento comunitario e di quegli atteggiamenti di «riconciliazione e “amorevolezza”» che sono complementari per l’operato di ogni «discepolo missionario» per «edificare un mondo più umano e divino insieme».
Per favorire dunque un approfondimento del tema «che è certamente è uno dei più impegnativi, ma necessari da promuovere nella pastorale» sia da parte del clero che delle religiose e religiosi e dei laici ogni settimana dal mese di ottobre a dicembre, sono in calendario incontri dell’Arcivescovo nelle Unità pastorali secondo lo schema sperimentato gli altri anni: al pomeriggio la riunione del clero e alla sera dopo cena quella dei Consigli pastorali, dei catechisti e operatori pastorali adulti, nei vari ambiti della vita e missione della Chiesa. Sono state anche predisposte alcune schede che saranno inviate prima degli incontri per favorire il dialogo e il confronto tra i partecipanti. In questo modo i lavori della assemblea diocesana potranno essere ripresi e resi concreti sul territorio specifico delle singole Unità pastorali.
Saranno «Opere-segno» che testimoniano l’impegno che parrocchie, associazioni, movimenti portano avanti, rinnovano e sviluppano per nutrire e vivere «la fede adulta del laico credente» che si esprime nel «tessuto concreto del mondo dove l’adulto abita, lavora ed opera». Conclude la lettera un richiamo e un affidamento a Maria perché, conclude l’Arcivescovo «con Lei nel cuore la speranza di vincere ogni difficoltà si fa strada dentro di noi e ci dona la serena fiducia del suo amore e nella sua tenerezza materna di misericordia e di consolazione, di cui abbiamo bisogno per puntare in alto verso le vette della santità a cui tutti siamo chiamati».
Dal 16 settembre 2019 sarà possibile ritirarla in Curia (via Val della Torre 3, Torino), dal 12 settembre si potrà anche scaricare in formato pdf tramite il sito diocesano, inoltre i lettori del settimanale «La Voce E il Tempo» la riceveranno a casa con il numero del 15 settembre.