Conoscere per comprendere, farsi prossimo per servire, ascoltare per riconciliarsi, condividere per crescere, coinvolgere per promuovere, collaborare per costruire. Sono le sei coppie di verbi che papa Francesco suggerisce nel Messaggio per la 106ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, come indicazioni «che corrispondono ad azioni molto concrete, legate tra loro in una relazione di causa-effetto», per costruire una società capace di accogliere, proteggere, promuovere e integrare. A partire dai temi sollevati dal papa, un gruppo di ragazze e ragazzi di diverse nazionalità, nell’ambito del progetto Grow-Up, invita giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni a condividere un pomeriggio di dialogo e d’incontro nei cortili del Distretto Sociale Barolo, via Cottolengo – via Cigna, sabato 12 settembre dalle 14 alle 18.
Mettere in comune riflessioni, esperienze, idee e desideri, conoscere e incontrare giovani di diverse culture e provenienze, provare a immaginare strade concrete per attuare una società positivamente interculturale, sono le tracce che orientano il raduno del 12 settembre. Dalle suggestioni e dai contributi dei partecipanti si trarranno spunti per elaborare un Manifesto che possa sostenere la realizzazione di aspirazioni condivise.
«Tanti giovani in tante parti del mondo sono usciti per le strade per esprimere il desiderio di una civiltà più giusta e fraterna. I giovani nelle strade». Così scrive papa Francesco nell’esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit. «Sono giovani che vogliono essere protagonisti del cambiamento. Per favore, non lasciate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro! Attraverso di voi entra il futuro nel mondo. A voi chiedo anche di essere protagonisti di questo cambiamento».
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“Giovani insieme “cittadini del mondo“”, di Stefano Di Lullo su La Voce e il Tempo.
“Giornata Mondiale dei Migranti, un’occasione anche per i giovani“, di Noemi Casale su DigiTO.