Tra le proposte e le iniziative dell’Avvento in preparazione al Natale che quest’anno risultano incerte, anche la novena di Natale serale rischia di essere difficoltosa, circa la partecipazione in presenza.
Così, in attesa di conoscere le nuove disposizioni normative per le feste natalizie in tempo di pandemia, viene proposta una forma inedita della novena di Natale, guidata dall’Arcivescovo di Torino e Amministratore Apostolico di Susa, mons. Cesare Nosiglia. Dal 16 al 23 dicembre alle ore 21 e il 24 alle ore 15, sui canali social della Diocesi verrà infatti trasmessa in diretta streaming tutta la novena di Natale. È un’iniziativa curata dell’Ufficio di Pastorale Giovanile, con l’intento di riproporre ai giovani questa antica forma di preghiera della nostra tradizione, ma di renderla fruibile anche per quanti sono impossibilitati a uscire di casa a causa della pandemia, soprattutto malati e anziani.
Sarà trasmessa dal salotto di casa dell’Arcivescovo, in tono volutamente semplice e familiare, per continuare, anche se mediato da uno schermo, il tono colloquiale degli incontri vissuti nei territori, con i giovani e le comunità.
La forma scelta sarà quella classica: aprirà ogni momento di preghiera il rito del Lucernario con l’accensione di una candela e l’invocazione propria per ogni giorno della Novena; seguirà poi il melodioso canto delle profezie di Natale, cui ci si potrà unire seguendo il testo trasmesso in contemporanea. Sarà poi proclamato il Vangelo del giorno, commentato dall’Arcivescovo, che consegnerà un messaggio rivolto innanzitutto ai giovani e, attraverso di loro, a tutte le comunità e soprattutto ai sofferenti. Si concluderà con il canto delle «antifone in “O”» al Magnificat e la preghiera finale alla Vergine dell’Avvento.
Sarà possibile seguire la Novena attraverso i siti delle due Diocesi, le pagine Facebook della Diocesi di Torino e della Pastorale Giovanile e il canale YouTube @upgtorino.
Possa questa proposta di preghiera accompagnare il cammino verso il Natale delle Diocesi di Torino e Susa, soprattutto dei giovani e degli ammalati.
don Luca Ramello