In merito alla distribuzione della Santa Comunione in chiesa e agli ammalati, la disposizione di distribuire la comunione ai malati con i guanti è da considerarsi non più obbligatoria. In una nota del 26 giugno 2020 del ministero dell’Interno in risposta ai quesiti posti dalla Segreteria generale della Cei che chiedeva deroghe a quanto stabilito in precedenza nell’emergenza coronavirus, il Comitato tecnico scientifico raccomanda che chi distribuisce la comunione “proceda ad una scrupolosa detersione delle proprie mani con soluzioni idroalcoliche” e che le ostie siano “depositate nelle mani dei fedeli evitando qualsiasi contatto tra le mani dell’officiante e quelle dei fedeli medesimi”. La disposizione, valida per la distribuzione della Comunione in chiesa, può essere estesa alla Comunione distribuita ai malati nelle loro case.
Quanto alla distribuzione della Comunione nelle RSA, e nelle strutture ospedaliere, occorrerà osservare le regole generali utilizzate nelle stesse strutture: là dove è d’obbligo l’utilizzo di guanti per ogni contatto, anche il gesto del dare la Comunione dovrà osservare la stessa normativa.