Mercoledì Santo

16 aprile 2025

Per te io sopporto l’insulto e la vergogna mi copre la faccia; sono diventato un estraneo ai miei fratelli, uno straniero per i figli di mia madre.

Perché mi divora lo zelo per la tua casa, gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me (salmo 68, 8-10).

Perdonaci Signore.

Mercoledì Santo: è il giorno del tradimento di Giuda, il giorno della tristezza. Gesù è tradito da Giuda Iscariota per 30 denari.

Nel nostro angolo di preghiera: il dipinto di GIOTTO Il tradimento di Giuda.

Inno
Tu, nella notte triste (CdP 524)
Nada te turbe (Taizé)
Agnello di Dio (CdP 385)

 

Lettura del vangelo
Dal vangelo secondo Matteo (26, 14-25)

In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: “Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?”. E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: “Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?”. Ed egli rispose: “Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli””. I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: “In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà”. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: “Sono forse io, Signore?”. Ed egli rispose: “Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!”. Giuda, il traditore, disse: “Rabbi, sono forse io?”. Gli rispose: “Tu l’hai detto”.

Breve commento
Nell’ora del servo che si inginocchia davanti a ciascuno dei suoi discepoli, nell’ora del dono ultimo sulla croce, c’è uno che serve se stesso… che serve la propria persona e il proprio destino fatale.
Questo racconto dell’evangelista Matteo mette in luce il significato profondo della totale donazione di Cristo, attraverso il prisma della morsa delle tenebre che si sta stringendo su Gesù e dell’inganno di Giuda. È puro dono di sé, gratuità assoluta, passaggio all’Amore… per i molti.
Tutta la sua sofferenza legata all’abbandono e al tradimento dei suoi, tutto il dramma avvolto dall’odio dei suoi nemici e la sua morte ingiusta, assumono un nuovo significato. Gesù, infatti, non fa altro che acconsentire e amare; crea qualcosa di nuovo facendo nascere ciò che non esiste o non esiste più. Quest’ultimo pasto sulla terra è infatti la prima “Eucaristia” che prefigura la vita eterna.

Meditazione personale
Mi metto alla presenza del Signore e gli esprimo il desiderio di dialogare con Lui, come un amico parla al suo amico…

Immagino la scena: Il Tempio dove si trova Giuda e i sacerdoti oppure il cenacolo dove tutti si ritrovano a tavola. Posso essere uno di loro che guarda la scena.

Chiedo al Signore di sentire rivolte a me le sue parole e di domandarmi: “Che cosa mi vuoi comunicare stasera?”

 

Prendo il tempo per guardare i protagonisti:
– Giuda. “uno dei Dodici”. Senza dubbio deluso dalla figura paradossale del Messia, incarnata dalla pratica inaspettata di Gesù, Giuda rinuncia al suo Maestro. Ma non si tratta di un rabbino qualunque: lo vende al prezzo di uno schiavo, una cifra irrisoria.
– Gesù. Vediamo fino a che punto Gesù non cerca di mettere gli altri contro di lui, fino a che punto Gesù gli lascia fare quello che vuole!
– I discepoli. La loro sorpresa, la loro incomprensione, forse la loro tristezza. Sentiamo la loro domanda “sono forse io, Signore?”.
Quest’uomo che ci abita nelle nostre povere scelte quotidiane, in varia misura, quando i nostri pensieri, le nostre parole e i nostri comportamenti tradiscono la nostra somiglianza con l’immagine di Dio, e lo inchiodano a una croce: “Sono forse io, Signore?”.

Contemplo questa scena, vedo come Gesù non rifiuta Giuda, come Gesù non cerca di mettere gli altri contro di lui, come Gesù gli lascia fare quello che vuole!

Intercessioni
Rendendo grazie a Dio Padre, che sempre ci offre in Cristo il perdono e la salvezza, eleviamo fiduciosi la nostra preghiera:

R/ Kyrie eleison!

Ricolma la Chiesa del tuo santo Spirito: partecipe della missione di Cristo, servo mite e sofferente, si faccia tutta a tutti come madre premurosa. R/

Volgi il tuo sguardo misericordioso si quanti stanno vivendo l’amara esperienza dell’amore tradito, della speranza delusa, dei desideri infranti: possano sentirsi da te amati e sorretti. R/

Sostieni i fratelli perseguitati: il sangue sparso susciti il dono di nuovi cristiani e in tutti noi la forza di gettare nei solchi della storia semi di giustizia, di fraternità e di pace. R/

Accompagna i nostri passi e quelli della nostra comunità cristiana: riscopra il valore del silenzio, dell’ascolto, della contemplazione, e instauri relazioni più rispettose e fraterne. R/

Padre Nostro

Orazione
Signore, non è soltanto Giuda, il traditore. Il cuore nasconde abissi noti e patiti da te soltanto. Ma donaci la grazia già sperimentata, ma sempre da chiedere come dono da te, di aggrapparci a te nel momento della tentazione del mercanteggiare, del negare e del rinnegare. Tu che sei il nostro Amico, Padre, Fratello. Amen.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

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