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X. La lavanda dei piedi

Tra i riti che segnano la particolarità della Cena del Signore nel Giovedì santo è certamente il gesto della lavanda dei piedi, o mandatum, in riferimento alle parole di Gesù: “Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi” (Gv 13,15). È un gesto importante nel quarto vangelo, che approfondisce il senso dell’Eucaristia nella prospettiva della carità che si … Continua a leggere »

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Giovedì Santo – Altare della reposione

Terminata la celebrazione vespertina del Giovedì Santo il celebrante non scioglie l’assemblea con il consueto congedo. Anzi, al termine dell’orazione dopo la comunione si forma una processione che si snoda attraverso la chiesa fino al luogo preparato ad accogliere il pane eucaristico: la cappella della reposizione. Questo spazio è anche destinato ad ospitare l’adorazione dei fedeli, non tanto nel senso di “guardare l’ostia”, che dev’essere … Continua a leggere »

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IX. Giovedì Santo. Altare della reposizione

Terminata la celebrazione vespertina del Giovedì Santo il celebrante non scioglie l’assemblea con il consueto congedo. Anzi, al termine dell’orazione dopo la comunione si forma una processione che si snoda attraverso la chiesa fino al luogo preparato ad accogliere il pane eucaristico: la cappella della reposizione. Questo spazio è anche destinato ad ospitare l’adorazione dei fedeli, non tanto nel senso di “guardare l’ostia”, che dev’essere … Continua a leggere »

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VII. La domenica delle Palme

È un ingresso impegnativo quello che introduce nella settimana santa: la “Domenica delle Palme e della passione del Signore” chiede infatti di tenere uniti insieme i temi dell’ingresso regale di Cristo in Gerusalemme e l’annunzio evangelico della passione. Due tradizioni si sono fuse nel rito romano verso la fine del secolo X: quella della città di Gerusalemme, che riviveva l’ingresso di Gesù nella città santa … Continua a leggere »

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VIII. Un cammino che continua: fiori per la Quaresima 2011

Può stupire che per accompagnare la prossima Quaresima venga proposta la medesima struttura utilizzata in Avvento: i vasi di vetro (uno o più) e i tralci di vite. La ragione è semplice: far “vedere” che Avvento/Natale e Quaresima/Pasqua sono parte di un unico mistero, quello pasquale del Cristo. Un mistero così grande che non riusciamo a contenerlo tutto insieme né ad approfondirlo pienamente. Nonostante l’enunciato … Continua a leggere »

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Liturgia e pietà popolare: la benedizione dell’acqua e del sale

L’acqua è sorgente di vita. Senza di essa la terra non sarebbe che un deserto; l’uomo, le piante e gli animali non potrebbero vivere. Nell’esistenza quotidiana, l’acqua ha molti usi: è lavacro, bevanda, refrigerio. L’acqua è giustamente motivo di supplica e di benedizione. Il sale, nel linguaggio biblico è condimento indispensabile delle vivande (cfr. Gb 6,6), è farmaco che preserva dalla corruzione e risana le … Continua a leggere »

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Liturgia e pietà popolare: la benedizione dell’olio

IL SIGNIFICATO ANTROPOLOGICO E BIBLICO L’olio, come l’aria, l’acqua, la luce, appartiene a quelle realtà elementari del cosmo che meglio esprimono i doni del Dio creatore, redentore e santificatore. L’olio è uno degli alimenti tipici dell’area mediterranea; della sua abbondanza Dio ha favorito il suo popolo dandogli in eredità una terra ricca di olivi (Dt 6,11; 8,8). L’abbondanza dell’olio è una benedizione divina (Dt 7,13 … Continua a leggere »

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Liturgia e pietà popolare: la benedizione ai cibi e bevande

In alcune località si è soliti compiere particolari riti di benedizione, per esempio dell’acqua, del pane, del vino, dell’olio, di altri cibi o cose che talora i fedeli portano a benedire a motivo di devozione, sia in occasione di una festa o di un tempo dell’anno liturgico, sia in onore della beata Vergine Maria o dei santi. Per questo motivo il libro del benedizionale prevede … Continua a leggere »

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