Per 40 giorni abbiamo preparato i nostri cuori a dire di nuovo Sì a Colui che ha dato la sua vita per noi.
Oggi Cristo entra a Gerusalemme, la Città Santa, dove morirà e risorgerà. Mettiamo tutta la nostra fede nel ricordare questo ingresso trionfale del nostro Salvatore.
Seguiamolo nella sua passione fino alla croce, per poter partecipare alla sua risurrezione e alla sua vita.
In questo giorno si ricorda il trionfale ingresso a Gerusalemme di Gesù, in sella a un asino e osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma. La folla, radunata dalle voci dell’arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi intorno, e agitandoli festosamente gli rendevano onore.
Ciò che accade all’ingresso della città è come una potente sintesi dei gesti e delle parole di Gesù lungo tutta la sua vita: egli si presenta come un messia umile, amico dei poveri e dei piccoli, vicino anche ai peccatori, ai quali annuncia la tenerezza e il perdono di Dio. Ma le sue parole e le sue azioni rivelano una libertà assoluta, quella del Figlio, quando parla di Dio come padre e perdona in suo nome. Ha bestemmiato, dicono i farisei e i capi dei sacerdoti, che lo ripeteranno alla Passione, aggiungendo a una sola voce che merita la morte.
Ciò che accade all’ingresso di Gerusalemme è essenziale. Siamo al cuore del Vangelo.
Nel nostro angolo di preghiera: delle palme con una croce. Oppure il dipinto di Giotto, L’ingresso a Gerusalemme.
Inno
Dono di grazia (CdP 493)
Che male ho fatto mai (CdP 507)
Padre, che hai fatto ogni cosa (CdP 698)
Lettura del vangelo dell’ingresso del Signore in Gerusalemme
Dal vangelo secondo Luca (19, 28-40)
In quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: “Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno””.
Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: “Perché slegate il puledro?”. Essi risposero: “Il Signore ne ha bisogno”.
Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
“Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!”.
Alcuni farisei tra la folla gli dissero: “Maestro, rimprovera i tuoi discepoli”. Ma egli rispose: “Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre”.
Meditazione personale
Mi metto alla presenza del Signore e gli esprimo il desiderio di dialogare con Lui, come un amico parla al suo amico…
Immagino la scena: la strada da Betania a Gerusalemme… Gesù su un puledro e i suoi discepoli dietro di lui… la folla che acclama Gesù come re.
Chiedo al Signore per esempio, di entrare nella Settimana Santa come lui e i suoi discepoli, di sentire rivolte a me le sue parole e di domandarmi: “Che cosa mi vuoi comunicare oggi?”
Rileggo attentamente il testo e prendo del tempo per guardare, ascoltare:
– I personaggi l’uno dopo l’altro oppure rimango su uno che mi tocca.
– Il puledro, uno strano animale per un re… un animale per il lavoro nei campi… simbolo del servizio, sempre accanto alla gente che lavora.
– Le palme. Una pianta che si rinnova ogni anno con una foglia, ma riporta anche all’immagine messianica di creazione un ponte tra il monte e la città, tra Dio e l’uomo.
– I gridi di gioia della folla, le critiche dei farisei, la risposta di Gesù, il silenzio dei discepoli.
Mi chiedo
– Che cosa mi ha colpito del testo?
– Come questo testo mi aiuta ad entrare nella Settimana Santa? Con quale sentimento? Accanto quale personaggio che mi aiuterà a vivere la Passione-Resurrezione di Gesù?
Intercessioni
Come veri discepoli seguiamo Cristo, umile Re di gloria, che entra in Gerusalemme per portare a compimento sulla croce la sua missione redentrice. Acclamalo dicendo:
R/ Osanna al Figlio di David!
O Sapienza di Dio e Figlio unico del Padre, il cielo è il tuo trono e la terra il tuo sgabello. Ma sei entrato in Gerusalemme su un puledro. R/
Come ti loda il coro degli angeli in cielo, così l’uomo mortale con tutta la creazione canta e celebra le tue lodi. R/
Tu hai gradito il fervore della folla di Gerusalemme, o Re pieno di misericordia e di amore: accetta ora il nostro amore per te. R/
Tu andavi liberamente verso al passione. Ma ora regni nella gloria per sempre: È per te che noi siamo nella gioia. R/
Padre Nostro
Orazione
Dio nostro Padre, fedele alla tua promessa, tuo Figlio Gesù è venuto a compiere la sua ora.
Accoglici tra la folla dei piccoli e degli umili mentre lo acclamiamo luce delle genti.
Gloria del tuo popolo Israele, nostro Re e nostro Salvatore nei secoli dei secoli.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen