Per promuovere il canto del celebrante si offrono le registrazioni di tutte le melodie presenti nella terza edizione italiana del Messale Romano, sia di quelle presenti nel corpo del testo, sia di quelle riportate nell’Appendice.
«L’azione liturgica riveste una forma più nobile quando i divini uffici sono celebrati solennemente con il canto, con i sacri ministri e la partecipazione attiva del popolo» (SC, n. 113). Nella consapevolezza che il canto non è un mero elemento ornamentale ma parte necessaria e integrante della liturgia solenne (cf. SC, n. 112) e che, nella scelta delle parti destinate al canto, è opportuno dare la preferenza a «quelle che devono essere cantate dal sacerdote, dal diacono o dal lettore con la risposta del popolo, o dal sacerdote e dal popolo insieme» (OGMR, n. 40), si è scelto di inserire nel corpo del testo alcune melodie che si rifanno alle formule gregoriane presenti nell’edizione italiana del Messale Romano del 1983, adeguandole ai nuovi testi. In appendice sono state conservate le melodie di nuova composizione già presenti nel Messale Romano del 1983, convalidate dall’esperienza celebrativa maturata negli ultimi decenni (Presentazione CEI al Messale Romano, n.3).
La Presentazione CEI della terza edizione in lingua italiana del Messale Romano evidenzia come il canto sia parte integrante della liturgia e non un elemento ad sollemnitatem, meramente ornamentale. Per questo motivo, nel corpo del Messale, di alcuni testi particolarmente importanti vengono offerte le melodie per il canto. L’Ordinamento Generale del Messale Romano sottolinea, inoltre, come nella scelta delle parti destinate al canto sia opportuno dare la preferenza a «quelle che devono essere cantate dal sacerdote, dal diacono o dal lettore con la risposta del popolo, o dal sacerdote e dal popolo insieme» (n. 40). Scopo del canto del celebrante è infatti quello di favorire la partecipazione dell’assemblea, suscitando le risposte dei fedeli, come l’Amen alle orazioni e alla dossologia della Preghiera eucaristica.
Per promuovere il canto del celebrante troverete le registrazioni di tutte le melodie presenti nel Messale, sia di quelle presenti nel corpo del testo, sia di quelle riportate nell’Appendice.
- Con la definizione Esempi di esecuzione, sono indicati gli esempi di recitazione fluida nei due Toni A e B del Rito della Messa.
- Con la definizione Parte didattica – sezione 1, è indicata un’interpretazione didattica per l’apprendimento, e comprende sia la registrazione audio sia delle melodie inserite nel corpo del Messale, ma anche delle Melodie per il Rito della Messa riportate in Appendice.
- Con la definizione Parte didattica – sezione 2, è indicata sempre in una interpretazione didattica finalizzata all’apprendimento, ma di Altre melodie per il Rito della Messa.