Nella casa di Betania il Signore Gesù ha sperimentato lo spirito di famiglia e l’amicizia di Marta, Maria e Lazzaro, e per questo il Vangelo di Giovanni afferma che egli li amava. Marta gli offrì generosamente ospitalità, Maria ascoltò docilmente le sue parole e Lazzaro uscì prontamente dal sepolcro per comando di Colui che ha umiliato la morte.
La tradizionale incertezza della Chiesa latina circa l’identità di Maria – la Maddalena a cui Cristo apparve dopo la sua resurrezione, la sorella di Marta, la peccatrice a cui il Signore ha rimesso i peccati – che decise l’iscrizione della sola Marta il 29 luglio nel Calendario Romano, ha trovato soluzione in studi e tempi recenti, come attestato dall’odierno Martirologio Romano che commemora in quello stesso giorno anche Maria e Lazzaro. Inoltre, in alcuni Calendari particolari i tre fratelli sono celebrati insieme in tale giorno.
Pertanto, considerando l’importante testimonianza evangelica da essi offerta nell’ospitare in casa il Signore Gesù, nel prestargli ascolto cordiale, nel credere che egli è la risurrezione e la vita, accogliendo la proposta di questo Dicastero, il Sommo Pontefice Francesco ha disposto che il 29 luglio figuri nel Calendario Romano Generale la memoria dei santi Marta, Maria e Lazzaro.
Con questa denominazione la memoria dovrà pertanto figurare in tutti i Calendari e Libri liturgici per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore; le variazioni e le aggiunte da adottare nei testi liturgici, allegate al presente decreto, devono essere tradotte, approvate e, dopo la conferma di questo Dicastero, pubblicate a cura delle Conferenze Episcopali.
Nonostante qualsiasi cosa in contrario.
Dalla sede della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 26 gennaio 2021, memoria dei Santi Timoteo e Tito, vescovi.
Robert Card. Sarah, Prefetto
✠ Arthur Roche, Arcivescovo Segretario
LITURGIA: Santi Marta, Maria e Lazzaro – 29 LUGLIO – da lachiesa.it
L’Ufficio Liturgico Nazionale comunica che, dovendo seguire la procedura prevista dallo statuto della Conferenza Episcopale Italiana, che prevede che i nuovi testi liturgici tradotti siano esaminati dalla Commissione Episcopale per la Liturgia, approvati dall’Assemblea Generale dei Vescovi e sottoposti alla conferma del Dicastero, per i prossimi mesi si dovrà celebrare la memoria liturgica suddetta con i testi finora tradotti e pubblicati nei libri liturgici. Espletata la procedura prevista, si provvederà alla diffusione dei nuovi testi.