Sono trascorsi cinquant’anni dalla promulgazione della Costituzione sulla Liturgia Sacrosanctum Concilium, ma il Concilio è ancora davanti a noi.
Davanti a noi è il compito della Riforma liturgica, entrata in una fase di approfondimento dei principi e di affinamento dell’arte di celebrare. Davanti a noi è il compito della formazione liturgica, senza la quale ogni Riforma rimane parziale e insufficiente. Davanti a noi è la sfida lanciata dal Concilio di fare della liturgia il volano per una “nuova pedagogia spirituale” (Paolo VI), nella quale mente e corpo, sensi e sentimenti, persona e comunità si accordano in una sintesi vitale.
Davanti a noi, infine, è la via tracciata dai maestri e testimoni del Concilio, che ancora oggi sono capaci di farci assaporare la freschezza e la novità di una Riforma che non si è semplicemente posta l’obiettivo dell’aggiornamento alle mutate condizioni culturali, ma più in profondità ha cercato di riattingere alle sorgenti evangeliche ed apostoliche del Mistero celebrato.
Riascoltare alcune tra le voci più autorevoli e a noi vicine del Concilio (Paolo VI, Michele Pellegrino), insieme ad alcune tra le riflessioni più significative di quanti lo hanno preparato ed accolto (Guardini, Gelineau), non costituisce soltanto un esercizio di memoria storica, pur importante. Tanto per coloro che hanno vissuto da protagonisti quegli anni, quanto per coloro che li hanno ricevuti in eredità, si tratta di guardare più lontano, sulle spalle dei testimoni e dei maestri.
Torino – 4 dicembre 2013,
nel 50° Anniversario di promulgazione di Sacrosanctum Concilium
L’Ufficio Liturgico Diocesano
il nuovo Quaderno dell’Ufficio Liturgico è disponibile presso l’Ufficio Liturgico Diocesano – Via Val della Torre 3 – Torino