Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni; perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte (Salmo 46). Il Tempo di Pasqua è il più lungo e intenso periodo liturgico in cui siamo chiamati a esultare e gioire nel Signore. È il tempo liturgico in cui vi è uneccellenza e uneccedenza del canto. Un tempo in cui il cantare di più e meglio (con arte) assume un compito costitutivo per celebrare più adeguatamente!
Cantare di più; anche aggiungendo qualche elemento che di solito non si canta: Gloria (tutto cantato, se possibile), lAmen (al termine del Per Cristo, con Cristo,
), lAnamnesi (la prima o la terza forma).
Cantare meglio; magari mettendoci un pizzico in più di entusiasmo e di voglia di cantare; magari pronunciando meglio le parole, quasi per masticarle e gustarle meglio
Cantare sorridendo; sia perché i motivi per farlo ce li da la Pasqua, sia perché ci apre di più alla speranza, sia perché sorridendo i muscoli facciali si rilassano e si canta molto meglio
Cantare più forte; soprattutto se siamo abituati a cantare a mezza voce; senza urlare, ma con un volume che esprime una maggiore convinzione in quel che facciamo
Cantare più veloce; soprattutto le acclamazioni (Alleluia, Santo,
); le nenie e le lagne non aiutano a esprimere gioia ed esultanza; evitiamo quel difetto, troppo diffuso nelle nostre chiese, di trascinare i canti rendendoli insopportabili
Cantare con gusto; mettendoci anche un po di leggerezza, per non appesantire lo stile e la voce; gustando il coinvolgimento di tutto il nostro corpo nellatto del canto
Cantare tutti; non solo il coretto o il solista (tranne che per le parti loro spettanti); gustiamo la bellezza di unassemblea che canta
Cantare canti conosciuti; per poter agevolmente cantare tutti; perché il cantare sia anche un esercizio di reciproca accoglienza; per rispettare le diverse sensibilità presenti nella Comunità
Cantare canti nuovi; per esprimere la novità della Pasqua; magari un canto nuovo, allingresso o alla Comunione, da inserire come novità per questanno; o eseguito dal coro alloffertorio, o durante la Comunione o al congedo
Cantare pensando; facendo attenzione alle parole che si stanno pronunciando, al loro contenuto, al loro significato
Cantare pregando; senza dimenticare dulcis in fundo che tutte queste attenzioni non sono indirizzate verso il vuoto, ma sono il nostro colloquio con Dio, sono il nostro parlare a Lui con amore e riconoscenza. Un parlare che nel canto fatto bene diventa veramente un
pregare due volte.
Buon in-canto della Pasqua!
don Carlo Franco