QdF 2023/12 GUINEA – KANKAN, KOUROUSSA E SIGUIRI SIG. ARNALDO CUBI, volontario – CISV

Sicurezza alimentare e nutrizione alle famiglie in Alta Guinea attraverso la costruzione di due impianti di allevamento (pollai) e acquisto di 100 kit nutrizionali

Sicurezza alimentare e nutrizione delle famiglie in Alta Guinea
Luogo di intervento Guinea Conakry

CISV Onlus
posta elettronica promozione@cisvto.org
sito web www.cisvto.org

Breve presentazione

Fondata nel 1961 da Don Giuseppe Riva, CISV è una Onlus e un’Ong di cooperazione internazionale e a breve entrerà a far parte degli Enti del Terzo
Settore secondo la Riforma in atto in Italia. Il primo intervento in Africa è stato realizzato in Burundi nel 1973, quando la Comunità è stata chiamata a
intervenire dal Vescovo di Gitega e da Monsignor Michele Pellegrino, allora Arcivescovo di Torino. I primi volontari e volontarie CISV hanno risposto alla
chiamata con fede, entusiasmo e dedizione. Da allora l’impegno nei Paesi del mondo si è moltiplicato fino a divenire una presenza in 11 Stati di Africa -,
Burkina Faso, Guinea, Mali, Mauritania, Niger, Senegal – e America Latina – Brasile, Colombia, Guatemala, Haiti, Venezuela.
In Italia CISV si occupa di:
– accoglienza migranti, in particolare donne, alcune con bambini/e, accolte in 3 case di accoglienza sul territorio di Torino; nel 2022 ha risposto all’emergenza
ucraina con l’accoglienza di profughi ucraini presso la fraternità di vita di Albiano d’Ivrea, dove risiede Monsignor Bettazzi;
– educazione alla mondialità con percorsi per i e le giovani e nelle scuole, soprattutto dei quartieri periferici, impegnandosi affinché la formazione e l’educazione garantiscano la costruzione di un futuro più inclusivo, equo e sostenibile per tutti; di sensibilizzazione sui diritti umani, lotta alla povertà, migrazioni, dialogo interculturale e interreligioso.
Con la Diocesi di Torino CISV è stata tra i promotori e i fondatori della “Quaresima di Fraternità” e oggi continua a offrire la possibilità di condividere solidarietà, sobrietà e valori evangelici, esperienza che si realizza pienamente nella vita comunitaria e nella spiritualità delle Fraternità di vita, una nella sede storica di Torino e l’altra ad Albiano.
Da più di 10 anni CISV insieme ad altre realtà cattoliche e laiche del territorio torinese (Abitare la Terra, ACLI, Azione Cattolica, Agesci, Centro Studi Bruno Longo, GiOC, Meic) è promotrice di campi inter-associativi focalizzati su tematiche inerenti il bene comune e la costruzione di una società solidale, equa e fraterna. Negli ultimi anni CISV ha aderito alla Campagna Nazionale “Insieme per gli ultimi”, realizzata da Focsiv in collaborazione con Caritas, con la partnership di TV2000 e Radio in Blu, avente l’obiettivo di combattere la
povertà aumentata dalla pandemia e mettere l’accento sulle situazioni fragili nel mondo e lavorare per la pace. A settembre-ottobre 2022 CISV ha partecipato al Festival dell’accoglienza, organizzato dalla Pastorale Migranti in collaborazione con la Diocesi di Torino.
I principali settori d’intervento CISV nel mondo sono:
Sviluppo socio economico in ambito rurale (microfinanza, sicurezza e sovranità alimentare, sostegno a micro-imprese e cooperative, pastoralismo, acqua).
Difesa dei diritti e lotta alle violenze (minori, prevenzione dalla tratta, diritti delle donne, diritti dei popoli originari e/o oppressi, migrazioni).
Resilienza in contesti fragili (promozione della resilienza delle comunità affinché siano in grado anticipare, prevenire, reagire, rispondere alle crisi, nutrizione, governance, interventi puntuali di aiuto umanitario in contesti specifici e circoscritti e funzionali all’emergenza).
Cambiamento climatico (lotta contro la desertificazione e l’erosione, gestione delle risorse naturali basata sulla comunità, promozione dell’economia verde e circolare, agro-ecologia, educazione ambientale, promozione dell’energia rinnovabile, governance e gestione dei rifiuti).
L’obiettivo dei progetti di cooperazione è contribuire allo sviluppo sostenibile delle persone e dell’ambiente, attraverso la salvaguardia del Creato e la tutela delle zone rurali, diffondere la promozione della pace e il superamento dei conflitti, la giustizia sociale e l’affermazione dei diritti umani, attraverso una metodologia di intervento che predilige l’affiancamento con le comunità di base, contadine, della società civile e delle Chiese locali, volta alla collaborazione su un piano paritario e alla promozione dell’autosviluppo.
CISV a livello nazionale fa parte di Focsiv, Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario.
Titolo

Obiettivo generale
L’obiettivo generale del progetto è quello di contribuire alla sicurezza e alla sovranità alimentare in Guinea.

Obiettivo specifico
L’obiettivo specifico è quello di incrementare la resilienza e le capacità produttive dei piccoli produttori nelle filiere agricole, per soddisfare il fabbisogno alimentare locale e contribuire all’arricchimento della dieta alimentare guineana, con focus sulla malnutrizione infantile.

Beneficiari
x bambini x donne x comunità
– 480 piccoli produttori delle varie filiere e relative federazioni (120 per
ognuna) di riso, mais, ortaggi, igname.
– 3 Unioni di allevatori avicoli di Kankan, Kouroussa e Siguiri, aderenti alla
Federazione Regionale di Allevatori Avicoli.
– 3.000 minori e donne in gravidanza e allattamento che riceveranno lo
screening alimentare durante la campagna nutrizionale
Beneficiari Indiretti del progetto sono:
– Le 5 Federazioni agricole e di allevatori attive in Alta Guinea.
– I consumatori dei mercati urbani e rurali dell’Alta Guinea
– I nuclei familiari dei produttori coinvolti, per un totale di circa 3800 persone.

Ambito di Intervento
X Sviluppo Agricolo
X Alimentare

In considerazione delle principali problematiche inerenti alla sicurezza  alimentare, il CISV associa i temi del diritto al cibo e della sicurezza
alimentare a quello della sovranità alimentare, inserendosi e rafforzando il processo condotto dalle Organizzazioni Contadine.
Il settore agricolo in Guinea occupa il 97% della popolazione rurale, la quale presenta redditi e liquidità scarsi a causa della debole produzione agricola, dipendente esclusivamente dalla pluviometria, dagli scarsi mezzi di trasformazione, conservazione e commercializzazione. Il settore agricolo è stagionale e il modello agricolo famigliare prevalente (meno di un ettaro per
ciascun produttore) sfrutta il 56,9% delle terre disponibili.
La regione dell’Alta Guinea (capoluogo Kankan) è una delle 4 regioni naturali della Repubblica di Guinea, tra le più lontane dalla capitale Conakry (700 km), e nella quale la povertà rurale è molto accentuata (72% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà).

Contesto di intervento
Il progetto interviene nelle prefetture di Kankan, Kouroussa e Siguiri, in Alta Guinea, regione che dispone di importanti potenzialità agricole, in particolare per le filiere del riso (40% della produzione nazionale), le colture orticole, l’igname (80%), il mais, la frutta (mango e anacardo, 45%) e il karité (75%).
La messa in valore adeguata di queste potenzialità è commisurata alla presenza di sistemazioni idroagricole per canalizzazioni di irrigazione e coltivazione delle parcelle oltre che al rafforzamento delle capacità e della organizzazione del mondo contadino. Molti di questi elementi sono carenti in tutto il territorio.
Negli ultimi anni l’insicurezza alimentare è aumentata nel Paese e la malnutrizione cronica è stimata essere tra il 34% e il 40%. Nell’inchiesta sulla nutrizione svolta da CISV in Guinea su 6.904 unità familiari (di cui il 95,4% attive nel settore agricolo), emerge che la produzione è destinata all’autoconsumo (75%), alla commercializzazione (15%) e all’autoproduzione di semi (10%).
I prodotti maggiormente coltivati sono quelli che costituiscono il paniere alimentare di base della popolazione guineana, tra cui riso, mais, prodotti orticoli e frutta. L’agricoltura è per la quasi totalità praticata su piccola scala (circa 1ha per produttore), a livello famigliare e a basso utilizzo di input.
A influire sulla sicurezza e sovranità alimentare in Alta Guinea sono alcune problematiche ben individuate:
a) la forte dipendenza dai cicli naturali e dalle risorse stagionali e il crescente impoverimento dei suoli, acuito dall’uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari chimici;
b) lo sfruttamento solo parziale delle terre disponibili per l’agricoltura, sia a causa della caratterizzazione familiare del lavoro agricolo, che per la crescente espropriazione dei terreni per altri usi, tra cui quello estrattivo;
c) la scarsa disponibilità di infrastrutture e mezzi per la trasformazione e lo stoccaggio dei prodotti che permetterebbero una migliore conservazione degli stessi e quindi la massimizzazione dei guadagni durante tutto l’anno.
Tali fattori influiscono negativamente sulla disponibilità di cibo prodotto per l’autoconsumo e nei mercati urbani e peri-urbani, in generale, e sulla possibilità per l’agricoltura di soddisfare il fabbisogno alimentare dei produttori e delle loro comunità, oltre che di generare ulteriori fonti di reddito connesse a questo settore.
Per quanto riguarda le donne, esse sono presenti in tutto il processo di produzione agricola, nel processo di trasformazione e di commercializzazione, ma sovente non hanno accesso diretto alle risorse (input e terre), non partecipano direttamente alle decisioni circa le terre da mettere in valore e sono poco rappresentate nelle istanze delle organizzazioni contadine. La caratteristica di vulnerabilità delle donne è quindi l’esclusione dalle decisioni e dall’accesso diretto alle risorse.

Partecipazione locale
Il progetto è realizzato con il coinvolgimento degli attori locali e in particolare: le 5 Federazioni di agricoltori e allevatori, con i suoi membri, uomini e donne, che rappresentano la controparte locale del progetto e alle quali sono affiliati i piccoli produttori/allevatori che sono anche i beneficiari del progetto;
la Direzione Regionale Agricola e l’Ispezione Regionale dell’Allevamento, coordinatrici di tutti gli interventi per la sicurezza alimentare e la nutrizione nella zona di intervento; i centri di salute per la nutrizione infantile, che collaboreranno al fine di eseguire lo screening delle famiglie e identificare e trattare i casi di malnutrizione. Saranno inoltre coinvolti nel verificare l’impatto positivo sull’autoconsumo delle famiglie dei produttori.

Sintesi Progetto con breve descrizione attività
Il progetto ProDiPASA si propone di intervenire nell’ambito della produzione agricola, in quella  animale e nell’identificazione e trattamento di casi gravi di malnutrizione infantile nelle tre prefetture di intervento.
Per ciò che riguarda l’agricoltura, il progetto si propone di intervenire nei tre ambiti chiave delle filiere produttive agricole: la produzione propriamente detta, la trasformazione/conservazione e la distribuzione dei prodotti finiti. Il progetto agirà sulle problematiche in modo da incrementare la disponibilità di cibo nella regione.
Nell’ottica di favorire una maggiore diversificazione del paniere di base, il progetto si propone di fornire un supporto anche nel settore dell’allevamento, al fine di aumentare la disponibilità di proteine animali nella dieta dei guineani. Questa attività, infatti, è ancora praticata in maniera tradizionale, con rendimenti che raramente arrivano a soddisfare il fabbisogno degli stessi produttori. Nello specifico, il progetto intende fornire un supporto nella realizzazione di moderne fattorie avicole in prossimità dei centri urbani con l’obiettivo di aumentare la disponibilità di uova e carne in questi mercati.
Infine, il progetto prevede l’istituzione di una campagna di prevenzione (screening) sulla malnutrizione infantile (bambini dai 6 mesi ai 5 anni) e le donne in gravidanza e in allattamento per accertare lo stato nutrizionale delle famiglie e identificarne le pratiche nutrizionali. Questa campagna fornirà le informazioni di base per la creazione di azioni di emergenza rivolte alle famiglie attraverso la gestione e il trattamento dei casi di malnutrizione e fornitura di prodotti alimentari terapeutici pronti per il trattamento della malnutrizione.

Sostenibilità del progetto
Breve descrizione di come sono assicurate continuità ed autosufficienza al termine del progetto. Punti di forza e debolezze. Opportunità per la collettività.
– La sostenibilità economico finanziaria è garantita dal rafforzamento delle infrastrutture necessarie e delle capacità tanto di produzione quanto gestionali dei produttori che
contribuiranno in egual misura al sostegno dell’economia familiare e alla continuità stessa delle attività agricole. A livello finanziario, l’appoggio offerto alle federazioni nell’ampliamento della fornitura di servizi ai piccoli produttori garantirà una maggiore professionalizzazione del processo produttivo e amplierà le opportunità economiche a vari livelli.
– La sostenibilità istituzionale esiste in quanto a livello politico il progetto prevede un dialogo costante con gli altri attori presenti sul terreno e la concertazione con politiche nazionali in
materia di nutrizione, sicurezza e sovranità alimentare e la gestione sostenibile delle risorse.
– La sostenibilità socio culturale parte dalla valorizzazione dell’imprenditoria familiare quale strumento di emancipazione economica e sociale; il progetto infatti promuove una
partecipazione inclusiva e diversificata, che tiene conto anche delle maggiori problematiche specifiche di categorie sociali vulnerabili, quali per esempio le donne, principali responsabili
dell’alimentazione familiare, e i giovani, potenziali garanti della continuazione delle attività produttive nel tempo. Queste categorie sono maggiormente esposte al rischio di esclusione per via del limitato accesso a mezzi e finanziamenti a sostegno delle loro attività. Il miglioramento della produzione e la promozione di tecniche agroecologiche e della tecnologia favoriranno una maggiore diversificazione delle diete alimentari, l’ampliamento delle opportunità economiche nei nuclei familiari, oltre che la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità locale.

Contributo richiesto a QdF 2023 € 15.000

Clicca qui per il download della scheda progetto

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