QdF 2023/35 INDIA – ANIKUTHICHAN DON ADAIKALASAMY ERUDAYAM, Sacerdote diocesano con NEW LIFE NUOVA VITA ONLUS

Microcredito a 15 "mamme di talento" di famiglie dalit per aiutarle ad avviare un'attività generatrice di reddito per poter condurre una vita dignitosa e mandare i propri figli a scuola

INDIA – ANIKUTHICHAN DON ADAIKALASAMY ERUDAYAM, Sacerdote diocesano con NEW LIFE NUOVA VITA ONLUS

Microcredito a 15 “mamme di talento” di famiglie dalit per aiutarle ad avviare un’attività generatrice di reddito per poter condurre una vita dignitosa e mandare i propri figli a scuola

email : newlife.nuovavita@gmail.com

sito web www.newlifeonlus.org

Breve presentazione 
New Life-Nuova Vita Onlus, costituitasi a Torino nel 1984, opera grazie al lavoro di un gruppo di famiglie che in passato hanno vissuto l’esperienza dell’adozione dei propri figli in India. Per tale motivo i nostri aiuti sono rivolti a questo Paese, con cui abbiamo mantenuto numerosi contatti attraverso gli Istituti religiosi presenti in vari Stati indiani.

In questi 38 anni della nostra attività in India abbiamo potuto constatare uno sviluppo economico di questo grande Paese, ma anche il permanere della povertà, dell’analfabetismo, delle carenze sanitarie, con una popolazione in continua crescita (circa 1,4 miliardi). Tutto questo ci ha indotto a proseguire con i nostri progetti in India attraverso i i sacerdoti e le suore locali. In particolare con:

-il sostegno (adozione) a distanza di giovani per il mantenimento agli studi

-il sostegno di progetti soprattutto nel campo dell’istruzione, della formazione professionale, in campo sanitario, agricolo, per migliorare le condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione e per dare un futuro migliore ai giovani ed alle donne, anche con iniziative di microcredito per l’avvio di attività in proprio.

Ogni risorsa che giunge alla nostra associazione finalizzata alle adozioni a distanza ed ai progetti viene destinata integralmente agli aiuti in India, senza nulla trattenere. I nostri volontari prestano gratuitamente la loro opera (anche i i viaggi in India sono a carico di ciascuno).

Obiettivo generale

Intervenire sulla precarietà del lavoro e sulla povertà degli intoccabili-fuori casta (Dalit), in  particolare vedove, giovani madri, ragazze madri  di  famiglie  ai margini della società, aiutandole a crearsi una piccola attività generatrice di reddito.

Queste donne potranno così condurre una vita dignitosa,  mandare i figli a scuola ed innescare un autosviluppo attraverso questa operazione di microcredito.

Inoltre, privilegiando con questo progetto la figura femminile della famiglia oggi sottomessa e discriminata, la si farà sentire utile, con maggior autostima  e responsabilità.

Obiettivo specifico
Permettere ad una famiglia emarginata, in  particolare alle vedove, giovani madri e alle ragazze madri, di sviluppare grazie al microcredito una attività in proprio produttrice di reddito tenuto conto delle attitudini di ciascuna donna/mamma (cioè del “talento” personale). Si potrà avviare così un processo continuativo grazie alla restituzione dei microcrediti (a rate e senza interessi) e con esso poter aiutare altre donne e famiglie.

Beneficiari

Beneficiari sono le donne, in  particolare vedove, giovani mamme, ragazze madri e indirettamente i propri  bambini e le proprie famiglie di Dalit

Ambito di Intervento

Lo scopo dell’intervento è lo sviluppo umano/sociale delle donne-mamme ed anche la loro formazione finalizzata all’avvio di una attività in proprio.  Particolare attenzione al ruolo e alla dignità delle donne per renderle capaci di sostenere l’economia della famiglia e far sì che la donna diventi protagonista, in famiglia e nella comunità. Inoltre si possa svolgere un lavoro vicino alla propria casa per essere al sicuro e far sì che i figli possano frequentare una scuola e non essere avviati prematuramente al lavoro.

Contesto di intervento
Il distretto di Ariyalur (Tamil Nadu-Sud India), dove è localizzato questo progetto, ha una popolazione di circa 800.000 abitanti, con un alto numero di Dalit (fuori casta, intoccabili). Nei villaggi vi sono coltivazioni agricole (riso, arachidi, ecc) ed anche allevamento di bestiame (pecore, capre, mucche). I braccianti agricoli ricevono un magro salario giornaliero, lavorando per terzi. Il lavoro nei campi è stagionale, con mesi in cui vi è assenza di lavoro e quindi di salario anche a causa delle condizioni climatiche (monsoni). Molti sono i problemi sanitari e le morti per malattie o per incidenti. La maggior parte degli abitanti di questi villaggi appartiene alla comunità Dalit socialmente emarginata e discriminata. Gli uomini diventano vittime dell’alcol. Le donne hanno una considerazione sociale molto bassa e spesso non hanno redditi. Quando lavorano nei campi hanno un salario che è metà di quello degli uomini. Molte donne sono vittime di umiliazioni, molestie, sfruttamento, matrimoni precoci, analfabetismo. Tanti uomini dopo aver ricevuto il modesto salario giornaliero vanno a spenderlo in bevande alcoliche. Tornano a casa ubriachi, picchiano moglie e figli. Di conseguenza la donna in famiglia deve assumersi l’onere di nutrire i figli e di educarli. Ma è quasi impossibile perché le donne sono pagate molto poco. I soldi, inoltre, spesso servono a ripagare i debiti fatti con gli usuari. Molti bambini non vanno a scuola ma sono al lavoro nei campi per guadagnare poche rupie. Le donne e i bambini non sono in grado di condurre una vita dignitosa. Molte ragazzine vanno a lavorare lontano in città dove vi sono delle fabbriche di tessuti. Alcune di queste ragazze innocenti vengono aggredite sessualmente e tornano incinte, malate e con traumi psicologici. Le donne e le ragazze non hanno alcun ascolto e possibilità di aiuto verso questi uomini violenti e quindi soffrono molto.

Partecipazione locale

Il sacerdote che si occupa di questo progetto (Don Samy) è nato in questa zona ed appartiene ai Dalit (fuori casta, intoccabili). Con dei collaboratori locali si sta occupando in maniera organizzata e continuativa della crescita sociale soprattutto delle donne. I Dalit di fede cattolica sono i più discriminati e quindi sono ad un livello ancora più basso degli altri gruppi di intoccabili-fuori casta. Il Vescovo della Diocesi di Kambukonam (Mons. Francis Antonysamy) ha approvato il progetto e supervisionerà la sua realizzazione. La Diocesi ha 97 parrocchie, con 240.000 battezzati su una popolazione di 5.600.000 abitanti.

Sintesi Progetto con breve descrizione attività
Ciò che ha sempre contraddistinto la nostra Onlus nei 38 anni di attività in India è l’obiettivo di  sostenere non tanto progetti per arginare un’emergenza, quanto piuttosto progetti che cercano di modificare una realtà e di intervenire sulle cause che generano povertà e sottosviluppo.

Un intervento per lo sviluppo e la crescita di una comunità deve partire dalla comunità stessa e  realizzarsi con il coinvolgimento ed il contributo di ogni membro della comunità. Fondamentale è far sì che la nostra azione si sviluppi attraverso il coinvolgimento delle Chiese e Diocesi locali  con l’impegno non soltanto ad un aiuto solidale e fraterno, ma anche con la responsabilità di costruire legami di conoscenza e fratellanza.

Proprio sulla base di questi principi abbiamo pensato, con la Diocesi di Kumbakonam (Tamil Nadu, India), al seguente progetto di microcredito. In sintesi: dare l’opportunità alle donne di famiglie di intoccabili (Dalit) di avviare una attività economica generatrice di reddito per poter condurre una vita dignitosa, mandare i propri figli a scuola e avere un ruolo riconosciuto come importante in famiglia. L’attività sarà individuata in base alla attitudine della donna verso quel tipo di attività  (cioè facendo emergere i suoi “talenti” personali). Da qui il nome microcredito per “mamme di talento”.

L’attività sarà avviata grazie ad un credito che la donna si impegna a rimborsare alla Diocesi con piccole rate senza interessi.

Con le somme restituite verranno avviate attività con altre mamme, in un processo che si perpetuerà nel tempo. Abbiamo iniziato nel 2022 e vorremmo continuare anche negli anni futuri.

Le fasi sono:

1) individuazione della donna/famiglia da aiutare

2) conoscenza dei “talenti/attitudini” di questa donna (ad esempio se è portata per una attività di vendita, oppure di lavoro in campagna, oppure di confezionamento di abiti, ecc.)

3) sviluppo del progetto specifico  con i collaboratori di Don Samy (il sacerdote di riferimento e della Diocesi di Kumbakonam)

4) erogazione del microcredito, assistenza/formazione e avvio dell’attività

5) verifiche periodiche

6) restituzioni del microcredito a rate, per poter aiutare altre mamme.

La donna non verrà mai lasciata sola ma seguita e aiutata nell’attività. La scelta di un lavoro in linea con le attitudini di ciascuna donna dovrebbe garantire che questa attività possa avere successo e svilupparsi nel tempo.

Le attività che sono state individuate sono:

-sartoria (fornitura di una macchina per cucire, fili, tessuti, ecc.)

-fotocopiatura di documenti e stampa

-vendita di generi alimentari

-vendita di  frutta e verdura

-vendita di abbigliamento

-vendita di articoli di cancelleria e per la scuola

-attività di coltivazione di prodotti agricoli, ortaggi

-produzione e vendita di latte (acquisto mucca e vitello)

-acquisto di un serbatoio per la distribuzione di acqua alle famiglie casa per casa

Sostenibilità del progetto

Il progetto si auto alimenta nel tempo in quanto, appena recuperato il credito dato in precedenza ad una famiglia (a rate e senza interessi), questa somma sarà data ad un’altra donna che potrà così avviare una attività in proprio.

La continuità ed il successo dell’attività avviata dovrebbe essere garantita dal fatto che tale attività è quella più idonea alle attitudini di ciascuna donna beneficiaria del microcredito. La persona che, ad esempio, è portata per un lavoro manuale di cucito avrà un aiuto per fare questa attività, chi è più adatta al commercio verrà aiutata per realizzare una attività di vendita (es. di generi alimentari), e così via.

Le donne e le giovani sono la parte più colpita di questa società. Quindi hanno un forte desiderio di far crescere loro stesse e le loro famiglie. Quindi si impegneranno molto (con l’assistenza della Diocesi) nell’attività ed anche nella restituzione del microcredito.

Contributo richiesto a QdF 2023 6.750 €

Clicca qui per scariscare il pdf della scheda progetto

 

condividi su