Un “serbatoio” di speranza per il Paese, il messaggio della CEI sulla scelta dell’ora di religione

Diffuso lunedì 13 gennaio 2025 il documento rivolto, ogni anno, a studenti e genitori

«Cogliamo l’occasione per invitarvi ad accogliere questa possibilità, grazie alla quale nel percorso formativo entrano importanti elementi etici e culturali, insieme alle domande di senso che accompagnano la crescita individuale e la vita del mondo». Così la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana si rivolge a studenti e genitori nel messaggio per la scelta di avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica (Irc) nell’anno scolastico 2025/26.

Il testo si collega al Giubileo del 2025, dedicato al tema «Pellegrini di speranza», che rappresenta, secondo i vescovi, «un evento dai forti significati non solo religiosi, ma anche culturali e sociali, a conferma di come il messaggio cristiano parli all’uomo di oggi non meno di quanto abbia inciso in passato». «La speranza provoca in modo speciale il mondo dell’educazione e della scuola», prosegue il messaggio, che sottolinea il ruolo cruciale dell’Irc nel sostenere il dialogo su temi come la dignità umana, la giustizia e la salvaguardia del creato: «Testimoni di speranza sono infatti i docenti di religione, che uniscono alla competenza professionale l’attenzione ai singoli alunni e alle loro domande più profonde».

La Cei esprime gratitudine agli insegnanti e conclude con un invito: «Il cammino dei prossimi mesi – anche grazie all’Irc – ci aiuti a ritrovare la fiducia e il coraggio di aprire le famiglie, le scuole e tutte le comunità a nuovi orizzonti di collaborazione e di speranza».

(fonte: SIR, 13 gennaio 2025)

IN ALLEGATO IL TESTO DEL MESSAGGIO PER L’ANNO SCOLASTICO 2025-26

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