«Oggi il mondo ha bisogno di cristiani autentici», ha annunciato mons. Cesare Nosiglia durante la Messa del giorno di Natale in Cattedrale, «uomini ricchi di fede e di carità, perché così si compirà la profezia del primo Natale, proclamata dagli angeli: “Gloria a Dio e pace in terra agli uomini che egli ama”».
Eppure, ha aggiunto, «a volte sembra che ci si debba quasi vergognare di essere cristiani e si debba nascondere la fede per timore di offendere chi non è cristiano o per non apparire poco laici e dunque liberi da condizionamenti». Ma «di Cristo tutti hanno bisogno, sia che lo sappiano sia che non lo sappiano. Questo ci deve rendere più coraggiosi e fiduciosi nellannuncio e nella testimonianza della fede dentro le nostre famiglie, negli ambienti di lavoro, di amicizia e nella società».
Al termine dell’omelia l’Arcivescovo ha formulato un augurio particolare di buon Natale «per i piccoli e gli anziani, per quanti hanno perso di recente una persona cara e sentono con sofferenza la sua mancanza in questa festa, a quanti sono in situazioni di difficoltà familiari o di solitudine e di malattia», «a tante persone e famiglie che vivono con crescente preoccupazione la dura realtà della cassa integrazione o del licenziamento», «ai tanti che sono negli ospedali, nelle case di accoglienza per anziani, ai tanti che anche in questo giorno speciale debbono lavorare per i vari servizi». E alle famiglie che si accingevano a mettersi a tavola insieme ai propri cari ha chiesto di «tracciare un segno di croce sulla mensa e dire una semplice preghiera di ringraziamento al Signore».
In allegato il testo integrale dell’omelia.