LAssemblea diocesana 2012 (in allegato la locandina con il programma degli incontri) si è centrata sul Battesimo, «porta dingresso della vita cristiana» e momento fondamentale per costruire relazioni fra comunità cristiana, famiglie, catechisti. Nella lettera con cui lArcivescovo invita le famiglie che vivono il tempo del Battesimo dei figli questa prospettiva è esplicitata con chiarezza: «la celebrazione del Battesimo scrive – comporta una attenta cura pastorale che si avvale di itinerari di accoglienza, catechesi, celebrazione nella comunità e di accompagnamento dei genitori e dei bambini nelletà della prima infanzia. Il Battesimo, inoltre, è il sacramento da cui nasce il popolo sacerdotale e ogni comunità è chiamata a trovare in esso la permanente fonte della sua adesione al mistero di Cristo e della sua testimonianza nella società. Ogni cristiano e ogni comunità sono sollecitati attraverso lanno liturgico a riscoprire il proprio Battesimo quale fondamento della propria fede in Cristo, della comunione con la santissima Trinità e della missione nel mondo per rimotivarsi come testimoni autentici di Cristo».
Le giornate
Lassemblea è stata strutturata su tre incontri con lintento di dare al maggior numero di persone possibile la possibilità di partecipare in maniera attiva allelaborazione del cammino diocesano.
Primo appuntamento per tutti venerdì 1 giugno alle 19 presso il salone del Santo Volto (via Val della Torre 3). Dopo il saluto dellArcivescovo e la preghiera iniziale sono state presentate alcune esperienze in atto nelle parrocchie della diocesi cui è seguito lintervento sul tema di mons. Giuseppe Cavallotto, vescovo di Cuneo e Fossano (in allegato il testo integrale).
La seconda parte dellassemblea si è articolata in laboratori in cui tutti erano invitati a portare il loro contributo. I laboratori si sono tenuti nei 4 distretti della diocesi in date diverse: a Torino città (presso il Santo Volto) lunedì 4 giugno alle 20,30; il distretto Ovest si è trovato a Villa Lascaris di Pianezza alle 20,30 del 5 giugno; il distretto Nord si è incontrato al teatro Magnetti di Ciriè alle 20,30 del 6 giugno, infine, lappuntamento per il distretto Sud Est era il 6 giugno alle 20,30 a Vinovo nella cascina don Gerardo (in allegato la traccia per il lavoro dei gruppi nei distretti e la sintesi finale dei laboratori a cura di don Michele Roselli).
Momento conclusivo dellassemblea è stato lincontro plenario al Santo Volto venerdì 8 giugno alle 19 dove sono stati presentati i contributi provenienti dai lavori svolti nel distretti, cui sono seguiti un ampio spazio per il dibattito e le conclusioni dellArcivescovo (in allegato), che ha guidato anche la preghiera conclusiva.
Allassemblea erano invitati a partecipare tutti i membri del popolo di Dio.
Lordine dei lavori e lo schema adottato miravano a favorire il massimo di partecipazione ai vari momenti (non tutti erano presenti allAssemblea diocesana, ma tutti hanno potuto partecipare ai lavori nel proprio Distretto
). E si è inteso anche individuare il massimo possibile di tempo per gli interventi «liberi», che potevano fornire contributi di esperienze diverse o letture più approfondite della realtà.
Partecipare
Il senso complessivo, tuttavia, rimane molto chiaro: il «mondo del Battesimo» è la realtà da cui la Chiesa torinese intende ripartire proprio perché intorno alla preparazione e celebrazione del sacramento si incrociano percorsi e «interessi» che riguardano tutti i nostri mondi vitali: le famiglie evidentemente, ma anche i temi della formazione dei catechisti e operatori della pastorale battesimale e quelli della pastorale giovanile (mons. Nosiglia ricorda, nella sua lettera dinvito, che sono sempre più numerosi i ragazzi e giovani che chiedono di ricevere i saramenti delliniziazione). Diventando lopzione pastorale centrale della parrocchia, inoltre, il percorso dovrebbe consentire di riallineare attività e priorità, confrontandosi anche con l«investimento» che si sta preparando con la formazione degli operatori pastorali.
Stile unitario
Ci sono poi due ulteriori considerazioni, ambedue molto importanti. Una riguarda lavvio di un «percorso condiviso» delle comunità parrocchiali intorno alla dimensione battesimale. Il confronto aperto, le indicazioni dellAssemblea e dellArcivescovo dovranno contribuire a costruire un atteggiamento più unitario, uno «stile comune» senza eccessive disparità tra una parrocchia e laltra. Si tratta di testimoniare un «valore di comunione» ma anche di offrire un servizio e unimmagine unitari a chi si rivolge alla Chiesa.
La seconda dimensione è laprirsi della comunità stessa. Il Battesimo è loccasione in cui coppie e famiglie anche «lontane» entrano in contatto con la Chiesa. Per questo lArcivescovo rivolge un invito esplicito «anche a quelle coppie e famiglie che, forse per motivi diversi, vivono ai margini della parrocchia e delle sue attività, ma che sul piano educativo sentono forte la responsabilità di offrire ai propri figli un cammino di crescita umana e cristiana, nella libertà e nellamore».
(Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 20 e del 27 maggio 2012)
In allegato:
– larticolo di presentazione a firma di mons. Valter Danna, vicario generale dellArcidiocesi,
– le pagine dell’inserto speciale a cura de “La Voce del Popolo” sull’incontro del 1° giugno e quelle per l’8 giugno,
– l’introduzione ai lavori di mons. Cesare Nosiglia (1° giugno),
– la relazione di mons. Giuseppe Cavallotto all’incontro del 1° giugno 2012,
– la traccia per il lavoro dei gruppi nei Distretti,
– la sintesi dei laboratori distrettuali a cura di don Michele Roselli,
– la bozza per lelaborazione dello strumento di lavoro del Sinodo dei Giovani;
– l’intervento finale dell’Arcivescovo (8 giugno).