« Ancora una volta il sangue dei cristiani è stato versato, nel giorno in cui inizia la settimana più importante dell’anno liturgico – in questo 2017 la data della Pasqua è comune a tutte le Chiese cristiane d’Oriente e d’Occidente. Il duplice attentato in Egitto è tornato a colpire la cattedrale di San Marco ad Alessandria e ha provocato vittime nella chiesa della città di Tanta, dove sembra fosse pronto un attentato anche nella locale moschea.
La violenza fanatica continua a mascherarsi di intolleranza religiosa – in Egitto come in Europa – per tentare di giustificare crimini che non hanno nulla a che fare con Dio né con alcuna fede. Questi assassini vorrebbero imporre a tutti un mondo senza libertà, ossessionato da una «verità» che ha sempre le mani sporche di sangue innocente. Un mondo che, faticosamente, ci siamo lasciati alle spalle da tempo.
La Diocesi di Torino e la Chiesa copta ortodossa presente nella nostra città hanno uno stretto rapporto di amicizia e di collaborazione: anche per questo sono particolarmente addolorato e colpito da questi fatti ed esprimo ai cari fratelli e sorelle cristiane la mia vicinanza e preghiera. Chiedo al Signore che accolga nel suo Regno le vittime, dia conforto e speranza alle loro famiglie, sostenga i tanti feriti dell’attentato perché possano guarire presto e riprendere la loro vita ordinaria.
Ma chiedo anche a tutti, e ai cristiani torinesi in particolare, un impegno di riflessione, di preghiera, di azione politica per testimoniare concretamente il diritto umano e sociale alla libertà religiosa, caposaldo fondamentale di ogni altro diritto e di una civile e fraterna convivenza fra tutti i cittadini.
Arcivescovo Metropolita di Torino