La pace come impegno da costruire ad ogni livello, personale e sociale attraverso scelte di vita e opere di giustizia: il metodo che da sempre caratterizza l’esperienza del Sermig e dell’Arsenale della Pace di Torino. «Cantieri di pace» è stato il tema guida di tante iniziative, prendendo spunto dal messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace. «Il primo cantiere di pace sono io, siamo noi – spiega Ernesto Olivero, fondatore del Sermig – ognuno può decidere di passare dal disordine all’armonia, dall’indifferenza al dialogo, dall’odio al perdono, dal possesso alla libertà, dal potere al servizio, dall’individualismo alla fraternità». Una dinamica che può diventare contagiosa, cambiando le relazioni, la società, in definitiva il mondo.
Il messaggio era rivolto soprattutto a centinaia di giovani da tutta Italia che hanno trascorso le loro giornate festive a servizio dei più poveri, nel segno del volontariato e della riflessione. C’erano anche loro ad animare alcuni momenti forti.
Il primo appuntamento era nel pomeriggio del 29 dicembre 2017 alle 14.30 a Porta Palazzo, quartiere multietnico di Torino, dove bambini e famiglie hanno dato vita vita alla marcia della pace, coinvolgendo i ragazzi di oltre 20 nazionalità che durante tutto l’anno partecipano alle proposte educative dell’Arsenale della Pace. Si metteranno in marcia per le strade del loro quartiere sotto lo slogan «Porta Palazzo Porta Pace» per testimoniare che è possibile vivere davvero l’integrazione e il dialogo, un tempo senza discriminazioni, senza odio, senza muri.
Il 31 dicembre il testimone è passato ai giovani e agli adulti (in alto, nella foto di Massimo Masone, l’edizione 2016). A partire dalle ore 20.30, gli spazi dell’Arsenale della Pace hanno ospitato il cenone del digiuno che quest’anno aveva per tema «Cantieri di pace». La riflessione animata dai giovani ha dato concretezza alle scelte e agli impegni che aiutano a sperare in un mondo diverso, in un futuro nuovo e possibile. L’invito esteso a tutti è stato quello di rinunciare al cenone devolvendo l’equivalente in denaro alle accoglienze di chi bussa alle porte dell’Arsenale della Pace. Ma anche di portare con sé generi di prima necessità (coperte, cibo a lunga conservazione, alimenti per bambini…) da destinare a persone in difficoltà.
Il cenone si è concluso alle 23 con la tradizionale Marcia della pace che ha raggiunto il Duomo di Torino per la messa di mezzanotte celebrata dall’arcivescovo Cesare Nosiglia.
Per info: tel. 011.4368566, sermig@sermig.org, www.sermig.org