Archivi della categoria: Archivio

Dio e la tecnica

Don Oreste Aime è docente alla Facoltà Teologica di Torino e direttore della rivista “Itinerari”. Nel contributo audio in allegato, propone una riflessione sul rapporto tra Dio (e il “dire Dio”) e la tecnica.

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Il Dio umile

«Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero.»   (Mt 11, 28-30)

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Dio e la bellezza

Dio vide che era bello!… Dio vide quanto aveva fatto: ecco, era molto bello! Dio si compiace della bellezza del Creato (Genesi 1)     In aggiunta ai contributi di Monica Quirico che trovate in allegato, vi proponiamo altri due collegamenti: Quale bellezza salverà il mondo? è il titolo con cui il Card. Carlo Maria Martini apre la lettera pastorale dell’8 settembre 1999 alla Diocesi di Milano. Un altro testo grazie al … Continua a leggere »

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Iniziative

sabato 11 settembre 2010 In viale Thovez 45 a Torino a partire dalle 15.30 ci sarà la presentazione del piano pastorale diocesano giovanile per l’anno 2010-2011. Un’intera giornata (dalle 15.30 alle 23) in cui oltre alla presentazione vera e propria di iniziative e progetti per l’anno ci sarà la possibilità di conoscere le diverse realtà che animano la pastorale giovanile torinese, di cenare insieme e … Continua a leggere »

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Dire Dio nell’orizzonte multireligioso

Non più solo orizzonte ma anche prossimità

Decalogo del cristiano in un mondo plurale riconosci e rivendica la comune umanità e Dio per tutti incontra prima e sempre le persone (vivens homo gloria Dei) ma non sottovalutare le idee e le tradizioni riconosci l’identità del diverso ma non nascondere la tua pratica la condivisione ma non presupporla aiuta il bisogno dell’altro ma non vergognarti del tuo alimenta e non spegnere la fede … Continua a leggere »

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Hanno scritto…

Penso subito al Padre misericordioso e fedele , presentatoci da Gesù e riscoperto dalla Chiesa solo recentemente, e, quasi in contrapposizione, all’Essere perfettissimo, onnipotente ed onniscente che il catechismo di tanti anni fa mi aveva insegnato con il risultato di farmi nutrire “timore di Dio” e non l’amore che si deve avere per chi ci è Padre.     Pier Giuseppe     Dire Dio … Continua a leggere »

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In rete

Dossier – Dire Dio nelle città malate: Ripensare le città (da Jesus)In: http://www.giovaniemissione.it/pub/index.php?option=content&task=view&id=1162 Come dire Dio all’uomo d’oggi? (di Paolo Emilio Biagini)In: http://mondodomani.org/dialegesthai/peb01.htm Dire Dio ad Auschwitz: Edith Stein e la Sho’ah , in AA.VV., La Sho’ah tra interpretazione e memoria, Vivarium, Napoli 1998, pp. 707-32In: http://www.filosofia.unina.it/pititto/Dire%20Dio%20ad%20Auschwitz.htm Dire Dio nell’epoca dell’indifferenza religiosa (di Adriano Fabris)In: http://www.itc.it/isr/Renderer.aspx?targetID=909 Io donna musulmana, credo in Dio (di Raoudha Guemara)In: … Continua a leggere »

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Concilio: cosa cerchiamo?

Bisogna avere almeno 55 anni per un ricordo un po’ vivido del Vaticano II. Al di sotto di quell’età la memoria è già istituzionalizzata e filtrata da codificazioni successive. Quasi tutti gli attori di quell’avvenimento ecclesiale sono scomparsi; restano alcuni periti, allora giovani teologi, come Joseph Ratzinger, ora Benedetto XVI, Hans Küng e non molti altri. Quarant’anni, in questo caso, vuol dire un altro tempo … Continua a leggere »

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Quarant’anni dopo

Il frutto del Concilio che ancora non è maturato, a 40 anni dalla conclusione del Vaticano II (8 dicembre 1965), è quello di un laicato «adulto». In questi otto lustri di laici si è parlato moltissimo; un’infinità di cammini, dentro e fuori la Chiesa, si sono aperti, che prima erano sbarrati o impensabili. La fine di un certo tipo di «militanza» all’interno delle organizzazioni ecclesiali … Continua a leggere »

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Nati dall’Azione Cattolica

Dopo il Vaticano II lo Statuto della svolta: «scelta religiosa», primato della formazione

Dice il teologo Pesch (e ha ragione) che del Concilio Vaticano II si parla solo in occasione di anniversari tondi : 20 anni, 30 anni e via scandendo. Allora ci siamo. Oggi i temi sono questi: la Chiesa dopo il Concilio, la parrocchia dopo il Concilio, la pastorale dopo il Concilio. Dunque, anche l’Azione Cattolica dopo il Concilio. Argomento per altro abbastanza intrigante perché la … Continua a leggere »

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Nella Chiesa, l’umanità

L’invito a stendere una riflessione sulla Gaudium et spes per la «Voce del Popolo» mi è giunto mentre stavo lavorando a un’altra analisi, richiestami per un convegno sulla New Age vista come uno dei fenomeni sociali collettivi più significativi ed estesi del postindustriale e del postmoderno. La coincidenza mi ha piacevolmente colpito, perché rappresenta l’occasione di completare la mia riflessione in una chiave ecclesiale. Credo, … Continua a leggere »

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Quando Dio ritrovò il suo popolo

Con la costituzione «Lumen Gentium» il Concilio tornò a pensare la Chiesa non come società perfetta ma «popolo di Dio»     Concilio, 40 anni dopo: non sono mancate le celebrazioni, i convegni, gli studi specifici, così come gli interventi a carattere più espressamente divulgativo. Né hanno fatto difetto i ricordi personali di chi può dire di aver assistito, sia pure a titolo diverso, a … Continua a leggere »

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Quella apertura al “mondo”

Missione e cooperazione internazionale: un terreno di corresponsabilità ecclesiale

Sviluppo e Pace, Quaresima di Fraternità: decollarono a Torino sull’onda lunga del Concilio. I laici davano prova di sapersi mobilitare     Quarant’anni fa, fra il novembre e l’8 dicembre 1965, Paolo, Vescovo della Chiesa di Roma, promulgava quattro Costituzioni dogmatiche e pastorali, nove Decreti, tre Dichiarazioni ed una serie di Messaggi che insieme rappresentano l’eredità del Concilio Ecumenico Vaticano II e che avrebbero dovuto … Continua a leggere »

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E fu “Messa beat”…

La riforma vista da Massimo Nosetti, musicista di fama internazionale

Un piccolo altare rivolto verso il popolo e un gruppo di giovanotti che, sistemati su di un lato della navata, davano sfogo ad un certo numero di decibel emessi dai loro strumenti amplificati: questo fu il primo incontro con la riforma liturgica voluta dal Vaticano II rimasto nella mia memoria di bambino verso la metà degli anni ’60. Gli stupiti fedeli venivano rassicurati dal buon … Continua a leggere »

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Culmen et fons

La Sacrosanctum Concilium (SC), promulgata il 4 dicembre 1963, è la prima delle costituzioni del Concilio Vaticano II ed è interamente dedicata alla liturgia. Ne offriamo qui una rilettura sintetica, imperniata attorno a quattro grandi temi, che costituiscono i cardini della riforma liturgica scaturita dal Concilio: la riscoperta e la riforma della liturgia, la riscoperta della Parola, la riscoperta della Chiesa, l’approfondimento del rapporto tra … Continua a leggere »

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E fu rivoluzione…

Dopo la Riforma Protestante per reazione al «Sola Scriptura», il cattolicesimo aveva quasi oscurato la Parola, leggendola solo più… in latino. Ne derivarono conseguenze pesanti di cui paghiamo ancora il duro prezzo: l’annuncio cristiano, invece di essere proclamazione gioiosa dell’incontro con il Verbo fatto carne, spesso si ridusse a speculazione filosofica o moraleggiante; inoltre, si creò un vero monopolio in mano al clero, l’unico che … Continua a leggere »

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Quando parla Dio

 La situazione di partenza   Tutte le confessioni cristiane sono convinte che la base della fede del credente è offerta dalla rivelazione portata da Gesù e diffusa dagli Apostoli, sotto la guida dello Spirito. Ma oggi dove la si può trovare? Da secoli si discute sulle «fonti della rivelazione», soprattutto da quando gli iniziatori del movimento protestante hanno inalberato il vessillo della «sola Scriptura». Essi … Continua a leggere »

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