«Poiché la Gaudium et Spes ci obbliga a dialogare con il mondo, ci sembra decisivo dare alla società il nostro contributo di laici cristiani: siamo consapevoli che ha bisogno dellinvenzione di nuovi spazi di solidarietà e di cura dei diritti e dei doveri, di sano abitare case e non loculi. Siamo convinti che occorra inventare nuove forme di vita comunitaria e non solo di stato o di società. Entro la società vanno costruiti percorsi di democrazia per generare esperienze costituenti. Ci destatalizziamo non per diventare anarchici, ma per abitare la società da responsabili». È un passaggio della Lettera ai vescovi che il Centro di orientamento pastorale (Cop www.centroorientamentopastorale.org) ha diffuso il 26 giugno, al termine della 64a Settimana nazionale di aggiornamento pastorale, che si è tenuta a Pianezza (Torino) sul tema «Chiesa, mondo, storia. Oggi, in continuità con il Concilio Vaticano II».
I partecipanti alla Settimana riconoscono che «papa Francesco sta tracciando per la Chiesa un percorso entusiasmante e impegnativo per rispondere al bisogno di Dio che oggi cè nel mondo; il suo amore per lumanità e la Chiesa richiama quella tensione conciliare che fu ben interpretata dalla passione di Paolo VI».
Nellultimo giorno di lavori mons. Ignazio Sanna, arcivescovo di Oristano, ha affrontato la prospettiva antropologica di oggi a partire dalla Gaudium et spes, mentre mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, presidente del Cop e della Commissione episcopale Cei per il laicato, ha delineato le prospettive future del Centro di orientamento pastorale.
La Gaudium et spes, ha affermato mons. Ignazio Sanna, «ha contribuito a dare una nuova forma, per così dire cattolica, alla Chiesa universale»; però, ovviamente, «non poteva prevedere il passaggio dal periodo moderno allattuale situazione postmoderna, con le sue nuove sfide e i suoi nuovi problemi». Si è passati dalla modernità a una «postmodernità caratterizzata da pluralismo etico e veritativo, apologia della differenza, primato delle emozioni sulle motivazioni».
Circa le prospettive future del Cop, esso ha rimarcato mons. Domenico Sigalini «si propone come interlocutore per la formulazione e laccompagnamento di specifici progetti darea. Tra questi una particolare cura viene riservata allanimazione del tempo libero per il mondo giovanile, le famiglie e le categorie di persone aggregate». «In questo ultimo tempo abbiamo assunto un compito innovativo nei confronti della realtà giovanile: seguendo limpulso di papa Francesco ad uscire, vogliamo sostenere pastoralmente iniziative di apertura di centri per il tempo libero dei giovani sullo stile del Centro “Minteressi” di Lodi», del quale il Cop «simpegna ad assumerne la responsabilità pastorale; diffonderne la progettazione e programmazione con esperienze analoghe in tutta Italia; curarne lofferta formativa attraverso la preparazione di giovani e adulti affinché si specializzino come operatori ed annunciatori del Vangelo, specificamente negli spazi del divertimento e del tempo libero giovanile».
Sintesi delle relazioni proposte alla Settimana sono on line allindirizzo web http://www.centroorientamentopastorale.org/snap/64/.
Per informazioni: tel. 06/63.90.010 cop.roma@tiscali.it www.centroorientamentopastorale.org (dove verranno pubblicati aggiornamenti quotidiani sulla 64-ma Settimana)
In allegato il testo integrale della Lettera dei partecipanti alla Settimana indirizzata ai vescovi, l’intervista a don Giovanni Villata realizzata da Primaradio, la locandina e brochure dell’evento.