Commento mercoledì 5 marzo 2014

Mercoledì delle Ceneri (Gl 2,12-18; Sal 50; 2Cor 5,20-6,2; Mt 6,1-6.16-18)

 
«Il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà» (Mt 6,4)
La ricompensa è l’amore del Padre, è scoprirci e riscoprirci amati da lui, preziosi ai suoi occhi. La ricompensa che Gesù promette a chi vuole essere suo discepolo è al futuro. Già ora, però, siamo chiamati a gustare ciò che non è ancora in pienezza ma lo sarà nella vita eterna: l’intimità con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
 
Il cammino che la liturgia ci propone con la Quaresima, nato dall’esigenza di avere un tempo in cui preparare i catecumeni ad essere immersi nell’acqua del Battesimo nella Veglia pasquale, inizia oggi con un gesto: un po’ di cenere sul capo e con l’invito: “Convertiti e credi al vangelo”.
 
L’atteggiamento che ci indica il profeta: «Laceratevi il cuore e non le vesti» (Gl 2,13), non è tanto il riconoscerci peccatori con inutili vittimismi e sensi di colpa che rallentano i nostri passi, ma aprirci all’amore misericordioso e pietoso del Padre rivelatoci dal suo Figlio Gesù che non è venuto a chiamare i giusti ma i peccatori(Mt 9,13).
 
Anche Paolo ci supplica di lasciarci riconciliare con Dio e di approfittare del momento favorevole che ci viene offerto (2Cor 5,20-6,2): vivere insieme, come Chiesa, aiutati dalla ricchezza della liturgia, il cammino di attesa della Pasqua.
Nel brano evangelico Gesù ci suggerisce di concentrarci su tre pratiche che erano essenziali per il pio ebreo e che possono aiutarci a smascherare l’ipocrita che c’è in noi, affinché la nostra elemosina venga da un cuore povero di sé e ricco di misericordia, la nostra preghiera sia espressione di un rapporto intimo e quotidiano(1Tes 5,16-17) col Padre nostro che è nei cieli(Mt 6,7-15) per vivere da figli nel Figlio e fratelli nel Fratello Primogenito(Rm 8,29) e il nostro digiuno sia da noi stessi (papa Francesco) per mangiare le cose buone del vangelo e regalare ai fratelli il profumo di Cristo.
 
“Signore Gesù insegnaci ad amare in modo reale e, soprattutto, a donarci come te che ci hai amato sino alla fine…..Amare non è certo facile, ma donaci la grazia di scoprire che l’amore è ricompensa a se stesso. Kyrie eleison!
(Fratel Michael Davide, Saliamo a Gerusalemme. Ed. Paoline)
 

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