Sabato dopo le Ceneri (Is 58, 9b-14 Sal 85 Lc 5,27-32)
Mostrami Signore la tua via
«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati: io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano» (Lc 5,31-32)
Gesù passa e chiama Levi, in questo caso lo fa addirittura sul posto di lavoro ( e che lavoro!). Colpisce la prontezza di Levi, il pubblicano, il peccatore che in questa situazione anomala, in questo posto così poco religioso, nella quotidianità del suo diffamante lavoro, sente la chiamata e lascia subito tutto il suo mondo: denaro, cose, abitudini. Libero, «Si alzò e lo seguì».
Libero dalle cose può far festa con i suoi colleghi pubblicani e con Gesù che accetta linvito pur sapendo che avrebbe scandalizzato i pii scribi e farisei osservanti della Legge. Infatti gli scribi e farisei «mormoravano». In risposta Gesù dice: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Da Gesù impariamo a mettere al centro la persona, non la sua situazione. A Gesù chiediamo il suo Spirito per fare in questa quaresima un digiuno da: mormorazione, chiacchiere, condanne.