Con lettera del 20 ottobre 2020, la Segreteria Generale della CEI – Conferenza Episcopale Italiana ha inviato a tutte le diocesi alcune puntualizzazioni sull’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri DPCM del 18 ottobre. Come si legge nel testo della CEI (qui di seguito e in allegato), sostanzialmente si confermano le Indicazioni operative diocesane del 3 ottobre e si ribadisce di prestare la dovuta attenzione al distanziamento interpersonale.
Ecco il testo con le precisazioni della CEI del 20 ottobre:
«L’andamento epidemiologico continua a destare preoccupazione nelle nostre comunità. E quanto emerge anche dai continui contatti telefonici che la Segreteria Generale sta ricevendo in queste ore. All’indomani della pubblicazione del nuovo DPCM (18 ottobre 2020), ci si chiede quale sia l’impatto sulle parrocchie delle nuove misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19.
Per quanto riguarda la vita liturgico-sacramentale – come da precedente comunicazione del 14 ottobre 2020 – resta invariato quanto previsto nel Protocollo del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Esso rimane altresì integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, già trasmesse nel corso dell’estate. Anche per la catechesi e gli incontri formativi nulla è cambiato, si segua il protocollo che prevede l’uso della mascherina sempre, anche quando si è seduti e l’adeguatezza degli spazi che consentano il distanziamento fisico come previsto. Occorre nella valutazione complessiva tenere in debito conto le normative regionali e locali.
Le riunioni di organismi di governo sono consentite (ad esempio: Consiglio episcopale, Consiglio presbiterale, Cda di Enti, Consiglio affari economici, Collegio consultori…) perché a numero chiuso, anche se il DPCM “raccomanda fortemente” la modalità a distanza (on line).
Per gli altri organismi di partecipazione si consiglia massima prudenza, evitando la compresenza fisica e “raccomandando fortemente” la modalità a distanza (on line).
La Segreteria Generale resta a disposizione per eventuali richieste di chiarimento».