A Firenze prosegue anche nella giornata di giovedì 12 novembre 2015 l’approfondimento nei gruppi di lavoro, sulla scia di quanto chiesto martedì da Papa Francesco e offerti mercoledì 11 dalle relazioni di Mauro Magatti e Giuseppe Lorizio.
Si tratta di trenta esperienze di ‘vita buona’, con i loro aspetti positivi e le loro eventuali fragilità, da quelle delle origini del cristianesimo a Firenze a quelle odierne, suddivise in tre grandi ambiti: Firenze e la sua Chiesa: storia e testimoni, Vita pastorale nella Chiesa fiorentina oggi, Realtà ed esperienze sociali e culturali a Firenze. Ogni incontro è introdotto da un video di presentazione.
Aree tematiche:
1) Firenze e la sua Chiesa: storia e testimoni
Un invito alla riscoperta delle radici, dalle esperienze religiose, caritative e culturali del Medioevo e del Rinascimento fino alle figure-simbolo che hanno plasmato l’identità della Chiesa fiorentina nel Novecento, come il cardinale Elia Dalla Costa, don Giulio Facibeni, Giorgio La Pira e don Lorenzo Milani.
2) Vita pastorale nella Chiesa fiorentina oggi
Passando al presente, non si può prescindere dal fatto che il vero volto di Firenze lega insieme fede, verità o ricerca umana di essa, carità: da qui una fede operante nel tempo, capace di interlocuzione con la cultura e il mondo d’oggi, e una pastorale contrassegnata da moderne esperienze nella catechesi, dall’evangelizzazione dei giovani e degli adulti anche attraverso i mezzi di comunicazione sociale, che presenta forme di spiritualità e di vita monastica, non chiuse in se stesse, ma che agiscono come ‘finestre aperte’ su Firenze, attente ai suoi mutamenti ed alle sue emergenze; impegnate anche nell’ecumenismo e nel dialogo interreligioso che la Diocesi sviluppa sulla spinta della crescente presenza di nuovi immigrati in fuga dalle guerre. Un tessuto su cui si innesta la carità, ben radicata nella tradizione fiorentina – come dimostra la Misericordia, presente dal 1224 – ma che deve svilupparsi anche per l’evolversi delle povertà.
3) Realtà ed esperienze sociali e culturali a Firenze
Non meno significative le esperienze sociali e culturali che proprio al mondo della carità sono spesso contigue: alcune delle più significative riguardano infatti l’assistenza e la cura della salute delle persone e in particolare dei soggetti più fragili come gli anziani, ma anche l’integrazione degli studenti stranieri provenienti da Paesi in via di sviluppo (Centro Internazionale La Pira) o il recupero dei detenuti nella Casa circondariale a custodia attenuata “Mario Gozzini” nota come “Solliccianino”. Ma grande importanza, nella città culla dell’arte, della cultura e della scienza, riveste anche il rapporto di queste tre dimensioni con la fede. Su questo versante ci sarà innanzitutto occasione, per i convegnisti, di ammirare il nuovo Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, che sarà inaugurato il 29 ottobre, ma anche di incontrare musei e gallerie d’arte nonché biblioteche e fondazioni culturali, come anche esperienze meno conosciute ma capaci, come le altre, di confrontarsi e di cooperare con la vocazione umanistica della Chiesa.