L’Arcidiocesi di Torino desidera rimanere presente nelle vicende umane e professionali dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ex Embraco e delle altre realtà d’impresa entrate in crisi. In seguito all’appello che mons. Nosiglia ha rivolto al mondo delle imprese, della formazione e del terzo settore e in vista di una mobilitazione per costruire percorsi di accompagnamento al lavoro, si è sviluppato e costituito un tavolo di riflessione operativa.
Dichiara mons. Nosiglia: «Da questa cabina di regia è discesa la volontà di costituire una comunità solidale che non vuole abbandonare e lasciare da sole le persone alla ricerca del lavoro. Siamo consapevoli di quanta solitudine e isolamento possano affiorare in situazioni di crisi.
Pertanto è stata costituita una task force di volontari professionali, coordinati dalla Fondazione don Mario Operti e dall’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, dedicati ad accompagnare le situazioni personali dei lavoratori ex Embraco e di tutte le persone che, in questo periodo, hanno perso il lavoro a causa delle crisi industriali del nostro territorio».
Riguardo al progetto «Risorse resilienti», il direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro dott. Alessandro Svaluto Ferro specifica:
«Verranno inizialmente aperti due punti di ascolto nei territori di Chieri e di Torino Sud che avranno la funzione di accogliere i lavoratori e le lavoratrici nell’ottica della riattivazione e dell’accompagnamento professionale. I punti di ascolto saranno attivi, in un primo momento, a partire da lunedì 28 febbraio fino a venerdì 11 marzo 2022.
Sarà possibile prenotare un appuntamento attraverso i seguenti canali:
- scrivere una mail all’indirizzo risorseresilienti@diocesi.torino.it;
- telefonare al numero 392.94.51.089, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00.
Il punto di ascolto di Chieri sarà situato presso Casa Parrocchiale in Vicolo Tepice n°5.
Il punto di ascolto in Torino sarà localizzato presso i locali della Cascina Roccafranca in via Edoardo Rubino 45.
Per accedere ai colloqui è necessario, secondo le normative vigenti, presentare il green pass.
I punti d’ascolto attivati non solo NON sono alternativi ai percorsi proposti dalle istituzioni pubbliche, ma sono strumenti integrativi e complementari alle risorse e opportunità attivate dalla Regione Piemonte, attraverso Agenzia Piemonte Lavoro e la rete dei Centri per l’Impiego impegnati nell’attività di orientamento e ricollocazione professionale».
«Colgo l’occasione – conclude mons. Nosiglia – per ringraziare la Regione Piemonte, l’Agenzia Piemonte Lavoro e le istituzioni pubbliche cittadine per la preziosa collaborazione attivata, che evidenzia la necessità di camminare insieme per affrontare come comunità problemi complessi, come quello della disoccupazione e della ricollocazione professionale di chi perde il lavoro. Ringrazio tutti coloro che hanno fornito la loro disponibilità volontaria per l’attività di ascolto e accompagnamento dei lavoratori e lavoratrici in difficoltà occupazionale, mettendo a disposizione le proprie energie, competenze e valori».