Come prepararsi e preparare al Battesimo? Riprendendo la riflessione sulla pastorale battesimale che si deve oggi confrontare con una situazione mutata nella mentalità comune di coloro che chiedono il Battesimo alla nascita del figlio, sempre di più ci si sente animati da uno spirito missionario che sul modello del catecumenato ci spinge a proporre un percorso di fede per accompagnare le giovani famiglie in formazione a risvegliare la propria fede. Infatti, già il Catechismo della chiesa cattolica (n.1231) affermava che «il battesimo dei bambini richiede per sua stessa natura un catecumenato postbattesimale».
Che cosa significa sviluppare un itinerario che abbia come modello lo spirito catecumenale? Non si può mettere in dubbio che il cambiamento esiga una riformulazione globale dei nostri interventi pastorali per uscire fuori dalloccasionalità e acquistare un progetto consistente di continuità e di risveglio della vita cristiana nelle famiglie. Non basta certo proporre qualche incontro sporadico con le giovani coppie; né quando si arriva al tempo del catechismo riproporre schemi scolastici ormai inefficaci; né semplicemente proporre una metodologia particolare di accostamento al testo biblico, complessa e a volte univoca o legata a metodologie obsolete; né proporre alcuni incontri con le famiglie o spostare l’età dei sacramenti. Il modello coinvolge la famiglia in un percorso che ha i suoi tempi, le sue tappe, le sue verifiche; si svolge nella libertà di scelta e nel discernimento attento delle motivazioni; tiene conto dellarmonico sviluppo di tutte le facoltà della persona dallintelligenza alle sensibilità, alle relazioni con gli altri, al cambiamento di vita.
Propone non soltanto la riflessione sui testi evangelici, ma anche momenti di celebrazione che a tempo opportuno scandiscono gli atteggiamenti acquisiti e da momenti di verifica sulla effettiva novità cristiana della vita. A questo i nostri Uffici nellarea della «Evangelizzazione e famiglia», insieme con la pastorale liturgica, stanno lavorando, con il coinvolgimento dei Moderatori delle Unità Pastorali. Già il 1° febbraio a Pianezza è stata presentata ai Moderatori delle Unità Pastorali una prima bozza dell’itinerario condiviso che l’Arcivescovo proporrà a tutte le parrocchie. Nel mese di febbraio-marzo realizzeremo un percorso formativo per Operatori della pastorale battesimale (le date nelle pagine dell’Ufficio catechistico) cominciando a proporre un «percorso» breve che incontra le famiglie alcune volte prima del Battesimo, celebrato in forma comunitaria nella parrocchia, e soprattutto nei primi due anni successivi per cominciare a realizzare la «mistagogia postbattesimale».
don Andrea FONTANA
testo tratto da «La Voce del Popolo» del 5 febbraio 2012