Passate ormai alcune settimane dall’inizio del conflitto in Ucraina, Caritas diocesana e l’Ufficio diocesano per la Pastorale dei Migranti lunedì 14 marzo 2022 hanno aggiornato le indicazioni per gli operatori della carità che vogliano aiutare i profughi e la popolazione rimasta sul luogo del conflitto.
Si tratta di alcuni aggiornamenti e suggerimenti che, ampliando quanto già detto in precedenza, possono essere utili a vivere al meglio la fraternità operativa nelle nostre comunità.
La situazione è ancora estremamente fluida e, quindi, risulta a tutti molto difficile riuscire ad intravvedere con precisione tempi, modi, occasioni e bisogni sia delle persone che restano in Ucraina sia di quelle che la stanno lasciando. Per questo Caritas diocesana e Migranti Torino invitano gli operatori della carità a regolare la loro azione secondo quattro criteri di fondo:
COORDINAMENTO: non pare utile assumere iniziative in maniera autonoma ed immediata, mentre risulta molto più efficace confrontarsi prima con la rete diocesana, territoriale e nazionale (consultare prioritariamente Caritas e/o Migranti);
PAZIENZA: l’attivazione va messa in opera quando il bisogno è stato identificato e definito, nei tempi e nei modi che l’evoluzione della situazione chiederà, senza facili anticipazioni che potrebbero risultare non in linea con i bisogni che arriveranno;
PROSPETTIVA: cerchiamo di immaginare percorsi che ci coinvolgano non solo per qualche giorno o settimana, ma per periodi medio-lunghi e che possano diventare processi di ascolto, accoglienza, scambio, dialogo, e non solo aiuto immediato;
RIFLESSIONE: la grave crisi umanitaria, ma anche il tracollo dell’impegno per la costruzione della pace, devono indurre singoli e comunità a riflettere sulle cause e sulle conseguenze, sui contesti e sulle inadempienze commesse, sulle motivazioni per perseguire la pace e sui richiami al nostro modo concreto di tessere relazioni pacificatrici nella nostra vita con lo stile del Vangelo.
Tutti i dettagli e i recapiti nella comunicazione in allegato.
Come donare
Come da indicazione della Conferenza Episcopale Italiana – il cui comunicato del 28 febbraio 2022 si trova in allegato – è possibile raccogliere e affidare alla Caritas diocesana offerte di natura esclusivamente monetaria che andremo ad utilizzare integralmente – senza trattenere alcuna percentuale per le spese di organizzazione – contribuendo alle progettazioni di Caritas Italiana a questo incaricata dai Vescovi. Avremo così a disposizione alcune risorse da utilizzare o direttamente in Ucraina, o a sostegno dei servizi di accoglienza che le comunità cristiane stanno offrendo nei paesi di confine, o nell’eventuale necessità di accoglienza di profughi in Italia.
A tal fine è possibile fare un versamento sul conto che risponde alle seguenti coordinate bancarie:
IT 06 D 06085 30370 000000025420 (Banca di Asti – filiale Chivasso)
intestato ad ARCIDIOCESI DI TORINO – CARITAS
con causale emergenza Ucraina 2022.
Pur coscienti della utilità di donazioni di beni materiali quali cibo, vestiario o medicine suggeriamo alle comunità parrocchiali di non organizzare raccolte in tal senso, preferendo la donazione in denaro che consente maggiore facilità di consegna e duttilità nel reperire ciò che verrà a dimostrarsi necessario nella evoluzione della situazione, e al momento difficilmente prevedibile.
Come offrire disponibilità di alloggio e posti letto per i rifugiati ucraini
Sempre più persone si stanno rivolgendo all’Ufficio diocesano per la Pastorale Migranti per dare disponibilità di alloggio e/o posti letto per ospitare rifugiati dall’Ucraina. Per segnalare tali disponibilità, si può scrivere a segnalazioni@upmtorino.it. Si chiede di comunicare quante più informazioni possibile circa la tipologia di alloggio a disposizione.
L’iniziativa è in collaborazione con l’Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini e la Comunità Ucraina Cattolica di Torino.