Mercoledì 29 aprile 2020, vigilia della festa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo (3 maggio 1786-30 aprile 1842), alle 16 il padre generale della Piccola Casa don Carmine Arice ha celebrato, nella Chiesa Grande del Cottolengo di Torino (vuota per le misure anticontagio), la Messa per tutta la famiglia carismatica cottolenghina presente nel mondo (testo dell’omelia in allegato).
Giovedì 30 aprile, nella solennità del Santo Cottolengo, alle 10 l’Arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia ha presieduto la Messa nella Chiesa Grande della Piccola Casa della Divina Provvidenza accanto al padre generale don Carmine Arice (testo dell’omelia in allegato). La celebrazione nella chiesa vuota, in ottemperanza alle misure anticontagio, è stata trasmessa in filodiffusione nelle diverse famiglie del Cottolengo di Torino.
Dopo la Messa l’Arcivescovo ha benedetto il nuovo reparto di terapia intensiva e sub-intensiva per malati Covid-19 presso l’Ospedale Cottolengo. Alla benedizione sono intervenuti anche il padre generale della Piccola Casa don Carmine Arice, la madre generale delle suore Elda Pezzuto, il superiore generale dei fratelli Giuseppe Visconti e il direttore generale del Presidio sanitario Ospedale Cottolengo avv. Gian Paolo Zanetta.
Il reparto, dedicato a san Giovanni Paolo II, al terzo piano del nosocomio, consta di 4 letti di terapia sub-intensiva e di 1 letto di terapia intensiva; è stato realizzato grazie a donazioni private e con strumentazioni messe a disposizione dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. Da lunedì 4 maggio accoglierà pazienti segnalati dall’Asl della Città di Torino.
L’Arcivescovo mons. Nosiglia, nel benedire i locali, ha ringraziato la Piccola Casa della Divina Provvidenza «che ha continuato a tutto campo a svolgere il servizio di carità, in particolare verso le persone più fragili, anche in questo tempo così difficile».
«Il nuovo servizio», ha sottolineato il padre generale della Piccola Casa don Carmine Arice, «oltre ad offrire una risposta immediata all’emergenza sanitaria, esprime bene la scelta peculiare del Cottolengo di offrire cure a tutte le persone, ed anche di accompagnare nel fine vita. Nelle settimane di pandemia è capitato che alcuni malati, soprattutto anziani e fragili, non abbiano trovato posto negli ospedali per le cure necessarie».
«Il nuovo reparto», evidenzia il direttore generale dell’Ospedale Cottolengo avv. Gian Paolo Zanetta, «realizzato in tempi rapidissimi, rende ancora più robusto l’impegno che il Presidio sanitario, fin dall’inizio dell’emergenza, ha assunto nella lotta contro il Covid».
Alle 16, infine, si è tenuta un’ora di preghiera guidata da padre Arice, con la recita del Rosario e la lettura di meditazioni per tutti gli ammalati, trasmessa in filodiffusione nella Piccola Casa.
Sul sito www.cottolengo.org saranno disponibili entro la giornata del 30 aprile le registrazioni audio e video delle Messe, della vigilia e del giorno di festa.