Cinquantamila rose attendevano i devoti di Santa Rita: persone di ogni età che a partire da lunedì 13 maggio 2024, con l’inizio della novena, sono confluite nel santuario-parrocchia intitolato alla «Santa degli impossibili» nel quartiere torinese a lei dedicato, per ringraziare, invocare, affidare… Rose preparate, come da tradizione, da un affezionato ed efficiente gruppo di volontari. Gruppo che fa parte di una macchina organizzativa che comprende anche Unitalsi, Carabinieri in congedo, SI2010 e altre realtà impegnate sul territorio, che sino al giorno della festa liturgica – il 22 maggio – ha accolto, gestito e organizzato l’accesso, le preghiere, la «vita» del Santuario in modo che ogni fedele potesse vivere al meglio in preghiera i giorni della festa.
Ed è l’attenzione ad ogni singolo devoto che caratterizza da sempre la cura delle celebrazioni con vari accorgimenti, tra cui – a partire dall’inizio della novena – la collocazione della statua della santa all’esterno del santuario in modo che anche dal sagrato la si possa vedere, indipendentemente dalle celebrazioni che si stanno svolgendo all’interno e dagli orari di chiusura.
Da lunedì 13 dunque è iniziato il percorso di preghiera con la novena ogni mattina alle 10 (domenica alle 10.30), celebrazione con intenzioni dedicate, di giorno in giorno, a differenti «categorie» di fedeli: nell’ordine gli anziani, le madri in attesa, le persone vedove, i membri della Compagnia di Santa Rita, i malati, le comunità etniche, le famiglie, chi ha perso un figlio, i consacrati e le consacrate.
L’ultimo giorno della novena, martedì 21 è stato dedicato in particolare al «Transito» della Santa: è stata celebrata una messa della Vigilia alle 18.30 e mentre alle 21 si è tenuto il «Beato transito», un tempo di preghiera in cui si sono ripercorse le tappe della vita di Santa Rita fino a quella della morte.
Nel giorno della festa mercoledì 22 sono state celebrate messe alle 6.30, 8, 10 12, 16 e 18.30 e il culmine è stata la processione per le vie del quartiere (singoli e famiglie erano invitati ad apporre lumini alle finestre e sui balconi del percorso), alle 21.15, presieduta da mons. Nunzio Galantino. Per tutta la giornata secondo un ormai collaudato allestimento la statua è stata collocata nel cortile del santuario e il flusso dei fedeli canalizzato in modo da favorire l’avvicinamento per la venerazione, l’omaggio delle rose, la preghiera.
Rose che vengono sia donate, sia portate nelle case come segno di quell’amore della santa per Dio che, come il profumo della rosa, si espande fino a raggiungere le tante situazioni di fatica, aridità, solitudine, sofferenza per sostenerle e affidarle al Padre. Rose segno anche di gratitudine per quello stesso amore e che diventano segno concreto di fraternità, perché come ogni anno l’offerta che poteva essere donata prendendo la rosa viene destinata ad un’opera, una iniziativa della comunità parrocchiale. In questo 2024 quanto raccolto servirà ad avviare la nuova sezione primavera della scuola dell’infanzia parrocchiale: un aiuto dunque ai piccoli e alle famiglie.
Attraverso il sito della parrocchia www.srita.it si poteva accedere al canale Youtube che ha seguito in diretta streaming il giorno della festa offrendo una ulteriore possibilità di vicinanza alla santa e di preghiera anche per chi era impossibilitato a recarsi in santuario.
Federica BELLO su «La Voce E il Tempo»
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